Prosegue il lavoro ai fianchi di industria e governo italiani contro il no al nucleare ribadito in due referendum ( 1987 e 2011) dalla popolazione. Ansaldo Energia (controllata all’88% da Cassa depositi e prestiti e quindi dallo Stato), Ansaldo Nucleare e i gruppi francesi Edf e Edison hanno sottoscritto una lettera di intenti per collaborare allo sviluppo del nuovo nucleare in Europa e favorirne la diffusione, in prospettiva anche in Italia. Obiettivo dell’accordo è di valorizzare nell’immediato le competenze della filiera nucleare italiana, di cui Ansaldo Nucleare è capofila, a supporto dello sviluppo dei progetti di nuovo nucleare del gruppo Edf, e al contempo di avviare una riflessione sul possibile ruolo del nuovo nucleare nella transizione energetica in Italia. “Con questo accordo gettiamo le basi per una riflessione concreta e aperta sul ruolo del nuovo nucleare a supporto della transizione energetica italiana”, ammette l’amministratore delegato di Edison, Nicola Monti. Non è chiarissimo cosa si intenda per “nuovo nucleare” che ha comunque tempi di realizzazione molto lunghi e non compatibili con le scadenze fissate per la riduzione delle emissioni di carbonio.

Il gruppo Ansaldo Energia dispone di un “patrimonio di competenze di eccellenza che è di fondamentale importanza nel percorso di transizione energetica basato su tecnologie ad alto contenuto di know-how”, afferma Giuseppe Marino, amministratore delegato di Ansaldo Energia. “Oggi più che mai – aggiunge – è fondamentale metterli a disposizione del mercato per vincere la sfida della decarbonizzazione”. Nella visione dei quattro firmatari, l’energia nucleare può svolgere un “ruolo complementare a quello delle fonti rinnovabili, garantendo stabilità e contribuendo alla sostenibilità ambientale del sistema elettrico, alla luce degli ambiziosi target di decarbonizzazione europei e italiani che fissano al 2050 il raggiungimento della neutralità climatica”, spiega una nota.

La scorsa settimana la Francia e altri dieci paesi Ue hanno sottoscritto un impegno per “Garantire le migliori collaborazioni tra le catene di approvvigionamento ed esplorare programmi di formazione congiunti e progetti industriali” sull’energia nucleare. In un primo momento sembrava che anche l’Italia dovesse partecipare al vertice che si è tenuto a Stoccolma, cosa che poi non è avvenuta. “Roma è sempre la benvenuta ma sta al governo decidere”, hanno spiegato fonti governative francesi. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha affermato che “Investire sul nucleare pulito e sicuro di ultima generazione è un dovere sociale, economico e ambientale”.

“È sicuramente una buona notizia la lettera di intenti con cui Ansaldo Energia, Ansaldo Nucleare, Edf e Edison hanno compiuto il primo passo per una collaborazione finalizzata allo sviluppo del nucleare di nuova generazione in Europa. A maggior ragione alla luce degli attuali rivolgimenti geopolitici, anche l’Italia ha il dovere di lavorare per il rilancio della politica nucleare. Abbiamo perciò presentato una mozione che impegna il governo italiano a mettere in campo iniziative per promuovere, all’interno della politica energetica europea, la produzione di nuovo nucleare”, dichiarano oggi in una nota il presidente dei deputati di Forza Italia, Alessandro Cattaneo, e il deputato e responsabile del Dipartimento Energia di Forza Italia, Luca Squeri, firmatari della mozione sul nucleare.

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