“Non è prevista la presenza di nessun rappresentante italiano domani a Stoccolma a incontri che avranno per oggetto la tematica del nucleare”, lo rende noto il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. La precisazione arriva dopo che la ministra francese per la transizione energetica, Agnes Pannier-Runacher ha citato anche l’Italia nella lista di 12 paesi che domani parteciperanno all’incontro tra paesi che intendono utilizzare l’energia nucleare per aggiungere la neutralità carbonica (ossia un saldo pari a zero tra Co2 emessa e riassorbita). “Investire sul nucleare pulito e sicuro di ultima generazione è un dovere sociale, economico e ambientale. Avanti futuro!”, rilancia però più tardi il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Il leader della Lega è arrivato a Stoccolma, per incontrare gli omologhi dell’Unione europea.

La ministra francese per la transizione energetica, Agnes Pannier-Runacher ha affermato a margine del Consiglio informale Energia a Stoccolma “riuniremo tutti i Paesi che hanno un posto nel nucleare europeo, che sarà uno degli strumenti insieme alle rinnovabili per raggiungere i nostri obiettivi di neutralità carbonio. L’obiettivo è di creare l’alleanza nucleare e di lanciare un segnale forte nei vari negoziati Ue”, ha aggiunto. Accanto a Parigi siederanno, stando a fonti diplomatiche francesi, 12 Paesi, tra cui l’Italia. “Rinnovabili e nucleare sono i pilastri su cui costruire la nostra transizione energetica, abbiamo bisogno di entrambi e i Paesi devono poter decidere il proprio mix energetico”, ha evidenziato la ministra Pannier-Runacher. Parigi intende discutere “di competenze professionali, sicurezza, forniture, gestione dei rifiuti”, ha detto ancora la ministra.

Oltre alla Francia parteciperanno Romania, Bulgaria, Slovenia, Repubblica Ceca, Svezia, Slovacchia, Polonia, Ungheria, Croazia, Paesi Bassi e Finlandia. A quanto appreso dall’Ansa, è stata invitata anche la commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson. L’uso del nucleare tra le fonti energetiche italiane fu bocciato nel 1987 da un referendum popolare. La contrarietà dei cittadini italiani all’atomo è stata ribadita in una seconda consultazione che si è svolta nel 2011.

“Con quale mandato parlamentare domani l’Italia parteciperà all’incontro per una ‘Alleanza nucleare, promosso dalla Francia a margine dei lavori del Consiglio Ue informale dell’energia? Se il governo Meloni vuole riportare il nucleare in Italia – dopo ben due referendum in cui la stragrande maggioranza degli italiani ha votato contro – venga in Parlamento, che di questa ‘Alleanza nucleare non è stato informato, ci porti i termini dell’accordo e promuova una nuova legge che, nel caso venisse approvata, ci vedrà in prima linea a promuovere un terzo referendum”. Questo il contenuto di una nota Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra, diffusa prima della precisazione del ministero.

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