Siamo a meno di un mese dalle elezioni regionali e nel Lazio le macchine elettorali si sono messe in moto, rispetto al passato, con un tono assai più dimesso che in una città come Roma si perde nel solito caotico tran tran quotidiano. Pochi i manifesti elettorali (e questo è un bene visti gli alti costi): finora si sono affacciati sulle strade cittadine solo il candidato del centrosinistra Alessio D’Amato e la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che annuncia “Liberiamo le energie anche in Lazio” in rappresentanza del candidato del centrodestra Francesco Rocca.

Una scelta, forse, vincente sul piano della comunicazione, che però lancia il messaggio che è meglio affidarsi alla leader nazionale che al candidato alla Regione (che peraltro pochi conoscono). Rocca, sostenuto dalla stessa coalizione nazionale, dal canto suo sui social si affida al classico: “Direzione futuro”. Un altro classico, ma di centrosinistra, “Uno di noi” è quello del suo avversario Alessio D’Amato, che riprende lo slogan del Gualtieri aspirante sindaco “Roma e tutti noi”.

D’Amato guida un fronte che comprende 7 liste: Partito Democratico, Azione/Italia Viva, Demos, Europa Verde insieme a Possibile e a un pezzo di Articolo 1 (ma senza Sinistra italiana), +Europa con Radicali e Volt, Psi e la lista civica D’Amato, con Pop. Un “noi” dello schieramento e, nel sottotesto, dell’elettorato, che nei manifesti è in verità poco presente, dato che la cornice grafica circonda il volto del candidato lasciando al “noi” qualche presenza sfocata alle sue spalle.

Non si è (ancora?) vista nei tabelloni, ma promette “Un’aria nuova” Donatella Bianchi candidata alla guida dello schieramento che comprende il Movimento 5 stelle e la lista “Polo Progressista” promossa da Coordinamento 2050 insieme a Sinistra Italiana e a una parte di Articolo 1. Di fatto una competizione a tre, con una vittoria annunciata del centrodestra, anche per la mancata alleanza tra Pd e M5S, che ha ulteriormente ammazzato qualunque pathos per queste elezioni, con un interesse che, almeno nei mondi civici che conosciamo a Roma, sembra aver raggiunto il minimo storico e che si rifletterà in un probabile ulteriore record dell’astensionismo.

Oltretutto i tempi stretti – ma poi neanche così tanto – hanno ulteriormente circoscritto le iniziative pubbliche dei candidati che, a giudicare dai riflessi sui social, si svolgono principalmente nelle tante tessere che compongono il mosaico della città e della Regione: incontri con categorie imprenditoriali, sindacati, luoghi di lavoro – vanno molto forte gli ambiti legati alla salute – e nelle “bolle sociali” di riferimento.

Al centro della scena, come ormai ogni narrazione politica, sempre i candidati presidenti che alle liste di candidati dedicano qualche conferenza stampa di presentazione e, con l’eccezione di qualche “big” della politica regionale, un ruolo “sullo sfondo”. Anche il programma elettorale ha perso ogni appeal: un’incombenza formale per chi lo scrive – chi si aspettava dibattiti e tavoli di confronto anche interni ai partiti è rimasto deluso – e il solito mattone con le solite promesse per chi dovrebbe leggerlo. Finora solo D’Amato ha presentato il suo – per altro alquanto ridotto, ma dicono che ne sarà presentato a breve un approfondimento – aspettiamo ancora quelli degli altri schieramenti e forze politiche.

In questo scenario sul sito di Carteinregola stanno di nuovo cominciando ad arrivare – lo vediamo dagli anomali picchi preelettorali – molti utenti alla ricerca di informazioni sulle elezioni, informazioni che non si trovano facilmente altrove, perché spesso non sono pubblicate sui siti dei partiti e spesso non si trovano neanche su quelli dei candidati presidenti, che finora ne danno pochine (il sito personale di Francesco Rocca è anche scomparso dai radar, forse stanno facendo il restyling per il cotè politico).

Questa volta il nostro laboratorio per una politica trasparente e democratica non lancia la Carta della Candidata e del Candidato trasparente che abbiamo proposto dal 2016 a ogni tornata elettorale, ma chiediamo ai candidati presidenti e consiglieri di mettere in pratica 5 punti che sono per noi il “minimo sindacale” che ogni candidata e candidato trasparente dovrebbe garantire agli elettori: un sito/blog o pagina Facebook con informazioni facilmente reperibili, con una biografia esaustiva che comprenda il curriculum politico e istituzionale compresa l’eventuale attività politica svolta anche in partiti e movimenti diversi. I principali temi di cui si è occupato e intende occuparsi, un indirizzo di posta elettronica attivo e, possibilmente, l’indicazione delle fonti economiche e il budget della propria campagna elettorale.

Ai partiti raccomandiamo di far trovare agli elettori sul proprio sito – nazionale, regionale – il programma, la biografia approfondita della candidata/o presidente e l’elenco delle/i candidate/i con sintetiche biografie, oltre a dei contatti e un calendario degli eventi, compresi gli incontri con le varie componenti produttive e sociali. Come in passato, Carteinregola farà un monitoraggio comparativo delle informazioni fornite dai partiti e dai candidati presidenti sui rispettivi siti.

Intanto giovedì 19 gennaio alle 17.30 sulla pagina Fb di Carteinregola manderemo in diretta il primo appuntamento della serie “Verba VoTant, incontri con le candidate e i candidati presidenti e le forze politiche a sostegno per le elezioni del Lazio” con Donatella Bianchi insieme a, per il M5S, Valentina Corrado, Giuliano Pacetti, Francesco Silvestri e, per il Polo Progressista, Tina Balì, Massimo Cervellini, Stefano Fassina.

Parleremo di programmi e avanzeremo le nostre richieste per la Regione Lazio che da tempo abbiamo inviato a tutte le forze politiche e che speriamo di poter presentare in analoghi incontri con il centrosinistra e il centrodestra. Anche se il clima generale è poco incoraggiante bisogna continuare a battersi perché le elezioni, come la politica e le scelte di governo, restino – e tornino – un momento di partecipazione e dibattito con i cittadini informati e interessati al bene comune e non solo periodici exploit che appena conclusi tornano ad asserragliarsi nelle segrete stanze.

Per le prossime elezioni regionali del Lazio, dati i tempi molto stretti, non siamo in grado di raccogliere e segnalare adesioni, ma le proponiamo ai presidenti e ai candidati consiglieri, e soprattutto agli elettori, affinché possano scegliere persone che si propongono con trasparenza e serietà ai cittadini.

Articolo Precedente

Intercettazioni, Nordio ora se la prende coi pm antimafia: “La vedete dappertutto, è una visione troppo severa”. Conte: ha una comprensione deficitaria del fenomeno

next
Articolo Successivo

Sondaggi Regionali Lombardia, Fontana quattro punti davanti a Majorino. Moratti ne perde tre. M5s e Pd in crescita, cala Fdi

next