“Non si chiamano incidenti, l’alternanza uccide”. Lo gridano le studentesse e gli studenti di Milano che questo pomeriggio hanno manifestato vicino alla sede di Confindustria a Milano dopo la morte del diciottenne Giuliano De Seta durante l’alternanza scuola-lavoro. Si tratta della terza morte di studenti in un anno. Una pozza di vernice rossa lasciata sull’asfalto dai manifestanti vuole ricordare le tre vittime: “Dentro questa pozza c’è uno zaino e un caschetto perché Lorenzo, Giuseppe e Giuliano sono morti sul luogo di lavoro che non era sicuro – attaccano i ragazzi – mentre avrebbero dovuto essere a scuola a studiare e a vivere la loro gioventù che è stata stroncata in nome del profitto di pochi che adesso hanno le mani sporche di sangue”.

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