Oltre sessantamila euro di risarcimento. È la cifra che dovrà essere pagata da una guida alpina all’imprenditore che nel 2016 cadde in un crepaccio durante un’escursione. La guida, secondo la sentenza del tribunale di Lecco, non ha ottemperato ai propri doveri: avrebbe dovuto legare in cordata tutti le dodici persone che erano con lui sul Cevedale. In questo modo l’imprenditore, rimasto ferito nella caduta, si sarebbe forse salvato.

L’incidente è avvenuto durante un’ascensione sugli sci: durante il percorso, un crepaccio si è aperto sotto i piedi dell’uomo, che era il quinto della fila. Dopo la caduta è dovuto intervenire il soccorso alpino per estrarre l’imprenditore, rimasto incastrato tra le rocce. L’uomo ha dovuto poi sottoporsi a una lunga riabilitazione a causa delle fratture alla gambe, che secondo la sentenza gli avrebbero provocato una “menomazione valutabile pari al 15%.

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