Come si dice, a caval donato non si guarda in bocca. E 500 euro in più fanno senza dubbio piacere e aiutano. Certo è che il gruppo Marcegaglia, che pure ieri ci ha tenuto a far sapere che ha raddoppiato il bonus “per tutte le maestranze”, qualcosina in più forse lo poteva fare. Come in tutte le aziende siderurgiche del mondo anche alla Marcegaglia si brinda con spumanti di annata. Nel 2021, grazie alla forte ripresa e qualche strozzatura negli approvvigionamenti, le quotazioni dell’acciaio sono lievitate, per alcune tipologie di prodotti addirittura raddoppiate. E così gli incassi di chi l’acciaio lo vende. Non è un caso che nell’ultimo anno tutti i big del settore abbiano corso anche in borsa con rialzi a doppi cifra per gruppi come ThyssenKrupp o Tata.

Nel 2021 il gruppo Marcegaglia ha visto i suoi ricavi balzare da poco meno di 5 a 7,3 miliardi di euro. La produzione non ha subito grandi variazioni, sempre intorno ai 6 milioni di tonnellate. A fare la differenza è stato insomma il prezzo a cui questo acciaio è stato venduto. Questo significa che buona parte dei ricavi supplementari sono destinati a trasformarsi in profitto. Ci saranno costi superiori per le materie di base e per l’energia ma organici e impianti sono gli stessi. Il gruppo conta in Italia 3.986 dipendenti. Nel 2020 avevano ricevuto un premio medio di 500 euro, una spesa complessiva di 2 milioni di euro, a fronte di un utile del gruppo di 189 milioni. Quest’anno l’acciaieria annuncia il raddoppio del bonus che sale in media a mille euro. Spesa totale: 4 milioni.

Questo a fronte, come si diceva, di un balzo dei ricavi di 2,3 miliardi. In sostanza la spessa aggiuntiva per “le maestranze” è pari allo 0,1% dell’incremento degli incassi. Antonio ed Emma Marcegaglia, entrambi Ad e, rispettivamente, presidente e vicepresidente della Marcegaglia Steel Spa hanno sottolineato in una nota come “In un periodo molto difficile come quello che stiamo, purtroppo, ancora vivendo, abbiamo voluto dare un segnale concreto di ringraziamento e attenzione ai nostri dipendenti e alle loro famiglie”.

Se c’è qualcuno per cui il periodo non è difficile sono i gruppi siderurgici. E infatti la nota prosegue: “L’azienda chiude il 2021 con risultati storici, i migliori di sempre: ci sembrava corretto, visti i valori fondanti che ci hanno trasmesso i nostri genitori e che ancora oggi ispirano il nostro modo di fare impresa, condividere questi risultati con tutte le persone che lavorano con noi, che sono il primo e più prezioso dei capitali Marcegaglia. Risorse fondamentali per raggiungere gli obiettivi sempre più ambiziosi di una crescita attenta e inclusiva, che abbia alla base tre parole chiave: valore, sostenibilità, resilienza”. I mille euro saranno corrisposti a marzo del 2022, così come previsto dai contratti integrativi dei diversi stabilimenti.

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