Una mozione, clamorosamente boccata dal Trentino medioevale, per avviare il processo di progettazione e realizzazione di corridoi faunistici in Trentino è stata recentemente presentata dal consigliere provinciale di Onda Civica Trentina, Filippo Degasperi.

In tale documento si rilevano anche le statistiche, peraltro disponibili sul sito della provincia di Trento, che riportano alcuni dati significativi di incidenti stradali e ferroviari locali che coinvolgono il transito di animali selvatici sulle vie che attraversano la provincia di Trento. Alcuni numeri del 2018, ultimi dati disponibili: 584 incidenti con caprioli, 218 con cervi, solo per citare alcuni esempi di ciò che significa questo fenomeno nella provincia di Trento.

La mozione, quindi, proponeva una soluzione all’avanguardia; la creazione di appositi corridoi faunistici per togliere gli animali dalle strade e farli attraversare in transiti predisposti o, se vogliamo analizzarla dalla parte dei cittadini, per mettere in sicurezza le strade e abbattere il numero di questo fenomeno incidentale, frequente in questa provincia. Tra l’altro, significativo anche il fatto che recentemente la provincia di Trento abbia abolito i rimborsi per danni relativi ad incidenti con fauna selvatica.

Quindi si voleva avviare un percorso virtuoso che permettesse sia la sicurezza dei cittadini che circolano su strade montane, sia la salvaguardia degli animali, che sono costretti ad attraversare strade e binari per muoversi da un luogo all’altro.

I corridoi faunistici, tra l’altro, potevano benissimo rientrare in un progetto finanziabile dai fondi europei (Pnrr) come sviluppo sostenibile; e qui la provincia di Trento per l’ennesima volta dimostra di non avere interesse a tutelare la propria specificità di zona con elevata presenza di fauna selvatica, mancando totalmente di capacità progettuale e di lunga visione per un futuro davvero sostenibile. Dunque una mozione che poteva essere trasversale, di comune interesse e con impatti finanziari irrisori, se si fosse usato correttamente un approccio verso i fondi europei. Dunque una mozione da sostenere e votare favorevolmente, nel comune interesse della sicurezza sulle strade e ferrovie e nell’intento di salvaguardare anche la fauna selvatica, patrimonio di questa terra.

Ma con il governo a trazione leghista, capitanato dal presidente Maurizio Fugatti che notoriamente per gli animali dimostra una grande avversità, è stata bocciata tale mozione! Si è persa l’ennesima occasione per risolvere in maniera intelligente e moderna un problema che è davvero molto impattante per la sicurezza di chi vive in montagna e per la tutela della fauna selvatica.

Se da una parte è noto il totale disinteresse verso il benessere animale di questa giunta trentina, dall’altra però non si capisce perché non si è voluto almeno valutare il progetto sotto il profilo della sicurezza sulle strade; eppure Fugatti e partner hanno vinto le elezioni proprio in quelle valli dove gli incidenti sono più frequenti, quasi all’ordine del giorno. E ora quei cittadini sono beffati due volte: niente indennizzi per gli incidenti con la fauna selvatica, niente corridoi faunistici per l’attraversamento degli animali senza passare sulle strade. Soluzioni inesistenti, altro passo verso il medioevo!

Però, per contro, in Trentino si trovano i milioni di euro (circa 2,5 milioni tra opere e servizi) per realizzare una grande “arena” per il concerto di Vasco Rossi in una città che già è congestionata dal traffico; e “voglio proprio vedere, sì, voglio proprio vedere come andrà a finire” questa storia; milioni di euro di soldi pubblici per un evento spot, mentre non si stanziano le risorse per interventi, come quello proposto per i corridoi faunistici, che permetterebbero davvero uno sviluppo sostenibile in Trentino.

Ma pare proprio che la mia terra, che fino a qualche anno fa era vista come territorio all’avanguardia per idee e proposte innovative, sia tornata ad essere governata con la clava e senza senso civico. Una tristezza infinita….

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