“La destra è forte finché non la guardi da vicino, e quando la guardi da vicino come è possibile fare in una città come Milano, scopri le sue debolezze”. Giuseppe Sala è certo che il crollo record dell’affluenza alle comunali di Milano – appena il 47% dei milanesi ha votato – sia da ascrivere tutto all’astensionismo degli elettori di centrodestra, che hanno consegnato a Luca Bernardo il 33% contro il 56-58% (i dati sono ancora parziali – segui qui l’ora per ora) raccolto da Sala. “Frutto di una campagna che i nostri avversari hanno interpretato con toni che noi abbiamo invece respinto”, continua il sindaco durante la conferenza stampa organizzata in un locale nel quartiere Isola. Forte di una vittoria al primo turno, promette di formare la nuova giunta in appena una settimana. “Un centrosinistra che vince da solo: c’è davvero bisogno di alleanze con il Movimento 5 stelle?”, gli chiedono i giornalisti presenti. “Non so cosa sarà il centrosinistra nel 2023, alle prossime politiche. Ma c’è bisogno di allargare”, risponde. E sul M5s spiega: “Il motivo per cui abbiamo deciso di non correre assieme qui a Milano è che non potevamo svilire una condivisione di programma riducendoci a farla in un paio di settimane. Allargare bisogna, ma non sono operazioni da fare all’ultimo giorno

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