Il Senato dà il via libera al decreto 111, il cosiddetto green pass 2 che regola l’uso del certificato verde a scuola e nei trasporti. I sì sono stati 189, i no 31. Il decreto, approvato nelle ore scorse dalla Camera, è perciò legge. La fiducia non è stata votata da 78 senatori della maggioranza, di cui 24 assenti non giustificati, tra cui Matteo Salvini e Matteo Renzi, mentre i restanti 54 erano in missione o congedo. Emerge dai tabulati della votazione. Dei senatori a vita era presente Liliana Segre che si è invece espressa a favore del decreto.

Il gruppo che ha segnato il numero più alto di non votanti è stato Forza Italia, con 24 senatori, di cui 9 assenti non giustificati. Non hanno votato in 19 nel Movimento Cinque Stelle, di cui 5 non giustificati: stessi numeri quelli della Lega, che conta 5 non giustificati. Per quanto riguarda il Partito Democratico dei sei che non hanno votato la fiducia, 5 erano in missione e 1 era assente. Di Italia Viva due senatori erano in missione e 2 assenti non erano giustificati, mentre i due delle Atuonomie che non hanno votato erano entrambi in missione. Infine dei senatori del gruppo Misto che sostengono il governo quattro non hanno votato la fiducia, di cui uno risulta assente non giustificato, Emma Bonino. Il leader della lega Salvini chiarisce la posizione del suo partito dopo le polemiche per le molte assenze in aula: “Noi siamo un movimento dove fortunatamente c’è dibattito e discussione. Stiamo vivendo un periodo cupo dove c’è il pensiero unico”. Sui vaccini Salvini si definisce “free vax” e sottolinea che “se lo Stato mi impone un trattamento sanitario deve anche farsi carico delle eventuali conseguenze”.

Numeri ancora più bassi per il governo nella precedente votazione, quella sul voto finale della riforma del processo penale, anche se non si trattava di una fiducia. Ben 87 senatori della maggioranza non hanno votato il provvedimento, mettendo insieme gli assenti ingiustificati e quelli in congedo o missione. Il gruppo che ma segnato il maggior numero di senatori che non hanno votato la riforma risulta M5s, con 28 complessivi, di cui 16 in missione e 12 non giustificati.

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