A margine dei punti di raccolta firme per il referendum sull’Eutanasia legale promosso dall’associazione Luca Coscioni (ecco perché il fattoquotidiano.it ha deciso di sostenere la campagna) si confrontano le opinioni dei cittadini. In prevalenza appaiono i favorevoli: “In particolari condizioni di malattia incurabile e gravemente invalidante, scegliere di porre fine alla sofferenza è un diritto“. Qualcuno si spinge oltre: “Voglio poter disporre liberamente della mia vita e della mia morte senza interferenze dello Stato o della religione”. Alcuni ricordano dolorose esperienze personali: “Di fronte a un familiare che chiede di potersene andare in pace ti senti impotente e vorresti un protocollo chiaro che preveda una possibilità di scelta”. Ma il referendum abrogativo è lo strumento più adatto per ottenere una legge? “Dovrebbe muoversi il Parlamento, ma la politica è spesso lontana dalla vita reale, e allora è giusto provarci con l’iniziativa popolare”.

LA SEZIONE SPECIALE DE ILFATTOQUOTIDIANO.IT SULLA RACCOLTA FIRME

Articolo Precedente

Regione Puglia, raggiunto l’accordo per il contributo Covid e Vita indipendente: da 4 giorni un gruppo di disabili era in presidio

next
Articolo Successivo

San Marino, un referendum per rendere legale l’aborto: “Ci proviamo da 18 anni. Ancora oggi si rischiano fino a sei anni di carcere”

next