Lo scorso anno, nell’Unione europea, la produzione di elettricità da fonti rinnovabili ha superato per la prima volta quella delle fonti fossili. Il sorpasso è statocertificato da Eurostat sulla base dei dati preliminari su cui hanno inciso anche forniture e consumi minori causati dal Covid e dalla conseguente sospensione delle attività economiche. Ma il risultato è comunque in linea con una tendenza che dura dagli anni ’90. Un analogo avvicendamento si era verificato in Italia nel maggio 2020 con la generazione da rinnovabili al 51% del totale.

Lo scorso anno in Europa, l’elettricità pulita ha superato la soglia di un milione di GigaWatt all’ora. Quasi 30mila GWh in più rispetto alla produzione da combustibili fossili, calata del 9,8% tra il 2019 e il 2020, toccando così il livello più basso dal 1990. L’andamento è simile per il nucleare, con la produzione di elettricità diminuita del 6,3% rispetto al 2019 e al minimo dal 1990. Il segnale è incoraggiante ma è presto per festeggiare. Il dato è fortemente influenzato dall’andamento anomalo dei consumi legato alla pandemia. Al di là delle dichiarazioni di intenti l’atteggiamento dei paesi europei nei confronti dei combustibili fossili non è così granitico. La Germania ha ad esempio iniziato a testare il nuovo gasdotto Nord Stream 2 che raddoppia la precedente condotta proveniente dalla Russia con l’obiettivo di rendere Berlino hub europeo per il gas. Soprattutto il peso dell’Europa sul totale delle emissioni nocive globali è modesto, circa l’8%, (15% gli Stati Uniti). La partita versa si giocherà altrove, Cina innanzitutto.

Le stime sull’andamento dei consumi di petrolio non segnalano una diminuzione a breve. I prezzi del carbone salgono e giganti come Glencore continuano a fare acquisizioni e a scommettere sul settore. Una spinta ulteriore alla decarbonizzazione del settore energetico europeo dovrebbe però arrivare il 14 luglio dal pacchetto clima con cui la Commissione inizierà a declinare i target di riduzione delle emissioni (-55% al 2030, zero netto al 2050) in misure concrete.

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