“Non è la battuta di Grillo che compromette il progetto, sono le diverse visioni a comprometterlo. A Beppe dico che non ne faccio una questione personale, e non ho mai chiesto le sue pubbliche scuse: non sono certo una battuta sgradevole o un moto di nervosismo che mi preoccupano, per fortuna ho senso dell’ironia”. Lo ha detto Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa convocata dopo giorni di silenzio sulle tensioni interne al Movimento e dopo gli attacchi di Grillo davanti all’assemblea dei parlamentari. Un punto stampa in cui l’ex premier si è rivolto direttamente a Grillo, negando di voler le scuse ma chiedendo di non interrompere il progetto di rifondazione del Movimento avviato a fine febbraio proprio su richiesta di Grillo

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Conte: “Grillo decida se essere il genitore generoso o il padre padrone. Non può esserci leadership dimezzata”. E sfida il garante: “Sul mio statuto voti la base”

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M5s, Conte: “La leadership? Sarà contendibile, a scadenza e il garante potrà proporre la sfiducia”

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