Salvini invoca le riaperture? Faccia votare allora i suoi ministri e i suoi parlamentari contro i provvedimenti del governo. Altrimenti taccia, perché è insopportabile. E in una fase drammatica in cui continuano a morire 500 persone al giorno, è ancora più insopportabile avere dei pagliacci che fanno due parti in commedia”. Sono le parole del deputato di LeU, Stefano Fassina, intervistato da Lanfranco Palazzolo per Radio Radicale, in merito alle critiche dichiarazioni pronunciate al Corriere della Sera dal leader della Lega, Matteo Salvini, sul ministro della Salute Roberto Speranza (“La sua ideologia comincia a essere preoccupante. Sulle riaperture mi è sembrato di parlare con una parete”).

E aggiunge: “Qui bisogna avere a che fare con una forza politica seria. Se la Lega non condivide le posizioni del governo, voti contro i suoi atti. Non può votare a favore in Parlamento e nel Cdm, e poi avere Salvini che va in giro a raccontare quant’è bello riaprire tutto. Tra l’altro, nonostante quello che dica Salvini, il presidente Draghi condivide pienamente le posizioni del ministro Speranza. C’è quindi continuità, sul piano della sicurezza delle persone, tra il precedente governo e questo. Purtroppo c’è anche continuità in chi oggi sta al governo e ieri stava all’opposizione- continua – A me pare questa continua offensiva da parte di qualche presidente di Regione e leader politico sia davvero irresponsabile, perché ovviamente tutti nel governo e nel Parlamento vogliono riaprire tutto il più presto possibile. Nessuno gode a tenere chiuse le attività. Il punto è che qualcuno si assume la responsabilità di scelte difficili. La diatriba “chiusure e riaperture” è finta e propagandistica da parte di chi la fa”.

Fassina puntualizza: “Noi dovremo concentrarci tutti su due obiettivi: le vaccinazioni e gli indennizzi per le attività chiuse. Salvini, piuttosto che attaccare Speranza, dovrebbe spiegare perché in Lombardia la campagna di vaccinazione, gestita dai suoi magnifici amministratori, vada ancora così tanto a rilento, come in altre Regioni amministrate dalla Lega. Salvini, invece, dovrebbe fare insieme a noi un’offensiva affinché nei prossimi giorni arrivi l’ulteriore scostamento di deficit di bilancio, pari a qualche decina di miliardi, per finanziare gli indennizzi più consistenti di quelli determinati dal Decreto Sostegni”.

E chiosa: “A me pare che qualche presidente di Regione e qualche leader politico, che oggi dimentica di essere al governo, abbiano cavalcato un’assolutamente comprensibile rabbia di tanti lavoratori autonomi, ristoratori, commercianti, operatori della cultura, che sono in grandissima sofferenza. Questa sofferenza non va sottovalutata, ma non va neppure irresponsabilmente cavalcata contro chi si deve assumere la responsabilità di salvare vite. Se Salvini girasse per qualche ospedale lombardo e vedesse quanto è critica la situazione nelle terapie intensive e anche nei reparti ordinari, forse sarebbe un po’ più attento”.

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