Dopo avere bocciato l’ordinanza della Regione stabilendo in ritorno in presenza di studenti di elementari e medie, il Tar della Campania boccia anche la decisione di De Luca rispetto alle superiori. Il Tribunale ha infatti accolto il ricorso presentato da alcuni genitori e con un provvedimento cautelare ha stabilito che gli istituti dovranno aprire con “modalità integrata”. La Regione Campania, hanno osservato i giudici amministrativi nel provvedimento d’urgenza (il giudizio di merito è fissato il 16 febbraio) dovrà “conformarsi a quanto prescritto nel citato Dpcm per le scuole secondarie superiori, previa ricognizione degli atti attuativi e proattivi necessari a rendere effettiva la didattica in presenza nei limiti quantitativi, minimi e massimi, prescritti”.

Entro la data del 1° febbraio 2021, che è la “deadline per il rientro in presenza della percentuale minima-massima degli studenti delle scuole secondarie superiori”, la Regione Campania dovrà predisporre “le misure attuative e proattive individuate dal Dpcm” per “l’effettiva e sostenibile fruibilità dei servizi scolastici in presenza”, vale a dire la definizione delle percentuali minime e massime di studenti frequentanti in presenza gli istituti di istruzione secondaria superiore e le misure di sostegno al trasporto pubblico per consentire la mobilità scolastica in presenza. Il tribunale, nella pronuncia firmata dalla presidente della quinta sezione Maria Abbruzzese, ha deciso che l’ordinanza regionale non viene immediatamente sospesa proprio perché al momento, si legge, “non vi sono evidenze circa l’effettivo apprestamento delle necessarie misure“.

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