“Quando vedo che in Italia in questo momento così difficile aprono una crisi, mi cadono le p…! In Inghilterra scoppierebbe un casino, non so cosa gli farebbero. Ma Renzi non se ne doveva andare tempo fa? Perché non va a lavorare con tutti gli altri?”. A dirlo è lo chef Giorgio Locatelli, anche giudice di Masterchef, commentando la protesta “#Ioapro” indetta oggi da alcuni ristoratori contro le misure anti-Covid, per la quale molti terranno le serrande aperte nel corso della giornata anche oltre l’orario concesso dai provvedimenti di legge. Locatellli non è entrato nel merito dell’iniziativa, ma si è limitato a fare un paragone tra la situazione attuale del settore della ristorazione in Itali e in Inghilterra, dove ha il suo ristorante.

“Siamo in una situazione tragica tutti oramai. I primi mesi uno tira fuori la cassetta per la guerra, si rimbocca le maniche, ma nessuno di noi si aspettava che durasse così tanto. Eppure è stato dimostrato che la gente nei ristoranti è molto distanziata nel mangiare, e che non è certo la ristorazione la causa del virus, anche qui in Inghilterra”, aggiunge Locatelli. Che spiega: “Il nostro settore ha un turn over altissimo ma un profitto bassissimo. Quindi dal punto di vista contributivo, con l’Iva contribuisci tantissimo, ma il tuo profitto non è alto come per altre aziende. Noi abbiamo un ristorante da 18 anni e abbiamo anche una buonissima relazione con i nostri affittuari, ma non posso pensare a chi ha problemi con l’affitto… è un dramma. È vero che lo Stato qui in Inghilterra rimborsa lo stipendio all’80%, ma noi dobbiamo comunque pagare i contributi, le ferie“.

La star di Masterchef suggerisce poi quale potrebbe essere secondo lui la soluzione: “Secondo me è importantissimo avere una rappresentazione a livello politico del nostro settore – argomenta -. I soldi ci sono, è questione di distribuirli in maniera giusta. Vedere chi è davvero colpito, i dipendenti. Le grandi compagnie non penso abbiano problemi, bisogna aiutare chi sta galleggiando. Ci vuole qualcuno che ci rappresenti”. E conclude: “Auguro ai ristoratori italiani davvero tanta fortuna, la situazione è molto dura. Anche qui nel Regno Unito la vite si sta stringendo tantissimo. È il momento di stare uniti”.

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