È partita da place de la République attorno alle 14 la “Marcia delle libertà” a Parigi, contemporaneamente a quella di Lione, Lille, Nantes, Rennes, Montpellier e almeno una decina di altre città in Francia. È la protesta contro la legge sulla “sicurezza globale” – e in particolare sull’articolo 24 che vieta di fotografare e filmare poliziotti in azione – ma anche contro le violenze della polizia negli ultimi giorni, dall’evacuazione dei migranti al pestaggio del produttore musicale nero Michel Zecler.
A Parigi, almeno 20mila agenti sono schierati a protezione di alcune strade piene di negozi e oggi affollate per il primo giorno di riapertura dopo il lockdown. La manifestazione si è svolta pacificamente fra place de la République e de Bastille, con una marcia lenta e tranquilla. Presenti anche vari deputati e rappresentanti pubblici. Nei pressi di place de la Bastille si sono verificati disordini, con scontri tra militanti antifascisti e polizia, che ha sparato gas lacrimogeni. Un gruppo di persone vestite di nero ha scandito lo slogan “Siamo tutti antifascisti”, mentre alcuni giovani hanno formato una barriera umana e lanciato oggetti contro gli agenti.
Video Twitter
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez