Maestri e professori possono passare una penna, un foglio, un quaderno o un righello ai loro studenti tranquillamente, senza l’uso di guanti e senza l’utilizzo di spray o gel igienizzante. Parola del Comitato tecnico scientifico. A sollevare la questione nei giorni scorsi era stato anche il Ilfattoquotidiano.it, a partire dalla segnalazione di una mamma che denunciava il fatto che la figlia fosse rimasta senza biro per quattro ore perché le maestre non potevano passargliela. Un caso per nulla raro dal momento che numerosi presidi hanno scritto nei loro regolamenti che “agli studenti non è consentito lo scambio di materiale didattico (libri, quaderni, penne, matite, attrezzature da disegno) né di altri effetti personali (denaro, dispositivi elettronici, accessori di abbigliamento, etc.) durante tutta la loro permanenza a scuola”.

Indicazioni che hanno suscitato dubbi nelle famiglie, ma anche in qualche insegnante che non condivideva la posizione dei presidi. Nei documenti ufficiali sulla gestione del Covid-19 (dai verbali del Cts, alle linee guida del Miur sul protocollo di sicurezza) non c’è alcun riferimento esplicito all’uso del materiale didattico, tanto che negli uffici di viale Trastevere si sono convinti a porre un quesito al Comitato presieduto da Agostino Miozzo. Alla domanda gli scienziati hanno prontamente risposto, così nella giornata di oggi il ministero dell’Istruzione ha chiarito la questione sul suo sito e sulla pagina Facebook Mi Social: “Il Comitato tecnico scientifico ha ribadito che è sufficiente il rispetto delle misure generali di comportamento per il contenimento del contagio da Sars-Cov-2, in particolare la frequente igienizzazione delle mani”. Una conferma di quanto sostenuto dall’immunologa Antonella Viola, secondo cui il rischio di contagio attraverso gli oggetti è bassissimo: “È ovvio che non possiamo pensare di avere il cestino dei pennarelli comuni, ma ciò non significa che una maestra non possa correggere un compito o che non si possano usare i fogli di carta o ancora non si possa passare una matita. Basta igienizzarsi le mani e si può tranquillamente fare”.

Nei prossimi giorni dagli uffici di viale Trastevere con ogni probabilità uscirà anche una circolare diretta a tutti i dirigenti scolastici per spiegare loro che il personale docente non deve utilizzare uno specifico prodotto per trattare le superfici cartacee (ad esempio quaderni, libri, fogli, testi, album) o gli strumenti che si usano in classe per la didattica (penne, astucci, matite, righelli). A questo punto molti regolamenti scritti dai capi d’istituto dovranno essere rivisti e modificati per adeguarsi alle indicazioni che il Miur ha diffuso dopo la presa di posizione del Cts. Una vittoria per molte famiglie che in queste settimane hanno dovuto fare i conti con insegnanti ligi alle regole imposte dai presidi, al punto da non prestare una penna ad un bambino.

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