A Genova al Municipio VII nessun banco dismesso per lasciare spazio a quelli promessi dal Commissario straordinario Domenico Arcuri finirà in discarica, ma verranno riutilizzati nel campo profughi di Mayo in Sudan. L’idea è nata grazie all’impegno di “Music For Peace”, l’associazione genovese che si occupa da anni di cooperazione internazionale. La sinergia con il presidente del Municipio VII, Claudio Chiarotti, ha fatto il resto permettendo all’associazione di entrare in contatto con i presidi delle scuole e ottenere il materiale.

Music For Peace – spiega il presidente Stefano Rebora – nasce con il proposito di prendere in mano gli oggetti che non servono più alla nostra società e capire che altro lavoro possono fare. Quando ho letto dei milioni di banchi che sarebbero stati buttati mi son messo subito in contatto con il ministero dell’Istruzione e con le amministrazioni locali che sono proprietarie del materiale in aula. Con questa nostra proposta abbiamo offerto tre opportunità ai Comuni e alle scuole: fanno bella figura; eliminano le spese di smaltimento e non creano rifiuti”.

Dal Municipio VII arriveranno circa 130 banchi per una prima tranche. Chiarotti ha coinvolto tutti gli istituti comprensivi che hanno dimostrato subito disponibilità e sensibilità: “Purtroppo – spiega il presidente della circoscrizione – non tutti possono darci già ora i banchi perché non hanno ancora ricevuto quelli nuovi e devono riaprire la scuola con quelli utilizzati finora”. A garantire la destinazione del materiale nel campo profughi è Rebora: “Noi ci occuperemo della spedizione ma anche della distribuzione dei banchi. Lo facciamo sempre. L’obiettivo è distribuire personalmente tutto il materiale fino al destinatario finale, senza affidare nulla ad organizzazioni terze. L’associazione è quindi l’unica responsabile del materiale, dal momento in cui fa il suo ingresso nei magazzini fino a quando viene consegnato. Distribuire il materiale casa per casa, tenda per tenda, ospedale per ospedale ci consente di conoscere le vite e le esperienze delle popolazioni locali”.

Nel campo profughi di Mayo ci sono un milione e duecento mila persone, la metà sono bambini che vanno in scuole di lamiera con il pavimento di terra. Avere dei banchi in legno è un sogno: “Chiaramente – specifica il numero uno di Music For Peace – faremo una cernita del materiale che arriverà. Non vogliamo spedire i nostri rifiuti in Sudan ma dare loro dei banchi che possano riutilizzare”. A fare da garante su questa partita è Chiarotti: “Se non ci fosse stato il Covid e questa nuova fornitura del Commissario straordinario nessuna delle nostre scuole avrebbe mai gettato uno solo di questi banchi. Si tratta di tavoli che possono essere riutilizzati”.

Il 2 ottobre una nave in partenza da Genova e diretta a Port Sudan porterà i banchi delle scuole genovesi a Khartoum in un magazzino messo a disposizione dall’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo e infine destinato alle scuole di Mayo.

“Speriamo – dice Rebora – che questa nostra iniziativa sia d’esempio per altre scuole e per altri comuni in Italia”.

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