Il primo ministro olandese, Mark Rutte, risponde con un mezzo sorriso ai giornalisti che gli chiedono alla vigilia del quarto giorno di Consiglio europeo “quanto sia vicino un fallimento”. “Non abbiamo ancora trovato una soluzione per uscirne, (il negoziato, ndr) potrebbe fallire ancora“. Ma nonostante le frizioni con i Paesi mediterranei, in testa l’Italia, per la ripartizione delle risorse del Recovery Fund tra prestiti e sussidi e chi dovrà decidere sull’erogazione e il controllo sull’uso dei soldi europei, subordinato a un piano di riforme, si dice “ottimista”. “L’altra notte – aggiunge – ho pensato che fosse finita”.

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Recovery fund, Sassoli preme sui leader: “Senza nuove risorse proprie e difesa dello Stato di diritto il Parlamento Ue non darà il consenso”

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Recovery Fund, più che Paesi ‘frugali’ li chiamerei ‘bulimici’: così si rischia la rottura definitiva

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