L’altare è stato nascosto, al posto delle panche sono spuntati i banchi, le statue dei Santi sono state spostate: è rimasto solo il crocefisso e le tavole della Via Crucis appese al muro. A Roma la chiesa dell’Istituto “La Salle Aventino Pio IX”, scuola paritaria cattolica, da settembre diventerà un’aula che ospiterà la classe prima. Lo hanno deciso il direttore, Andrea Biondi, e il coordinatore delle attività didattiche, Mario Rusconi. Dove si celebrava la messa ora si farà lezione di italiano, matematica, musica e arte. I banchi sono già pronti, disposti nell’ex cappella, a distanza di un metro e mezzo l’uno dall’altro; è già stata disposta anche la lavagna multimediale e quella d’ardesia con i gessi. I fratelli lasalliani non hanno avuto alcun dubbio: per accogliere in maniera adeguata i 25 bambini che arriveranno in prima, hanno preferito “sacrificare” lo spazio della chiesa piuttosto che avere un’aula troppo piccola.

“La prospettiva di San Giovanni Battista de La Salle, fondatore della comunità, è l’attenzione a Dio e ai bisogni dei giovani. L’obbligo morale dei fratelli è la formazione e l’educazione – spiega il coordinatore Mario Rusconi – Nel momento in cui si è presentato il bisogno di privilegiare la formazione dei ragazzi, non c’è stata alcuna remora a prendere questa decisione”. La cappella è stata spostata in una stanza più piccolina per garantire uno spazio adeguato ai bambini.

L’istituto dell’Aventino, come tante altre scuole, ha dovuto ripensare la sua organizzazione e fare i conti con le nuove misure di sicurezza previste. I confratelli non vogliono farsi trovare impreparati a settembre, ma dare fin da ora risposte chiare ai genitori ai quali non hanno ancora comunicato che l’aula sarà nell’ex chiesa. Il direttore confida nella comprensione delle mamme e dei papà, anche perché questa soluzione permetterà di avere un distanziamento che va oltre il metro e mezzo. “Abbiamo fatto tutto il possibile – spiega Rusconi – per rendere la chiesa un luogo più simile alle aule coprendo i simboli sacri. Ora speriamo di non dover ricorrere all’uso del plexiglass”.

L’istituto Pio IX ha chiesto in queste settimane un preventivo e la spesa sarebbe di circa 18mila euro, 100 euro a banco. Intanto la scuola cattolica paritaria si è organizzata pensando alla segnaletica a terra, al termoscanner all’ingresso, a una stanza per la quarantena, a orari di ingresso scaglionati così come per la mensa e per la ricreazione. Il rientro a scuola non sarà facile, ma i fratelli di La Salle hanno fatto tutto il possibile per evitare che gli alunni si incrocino e si mettano in pericolo a vicenda. “Fortunatamente – prosegue Rusconi – qui gli spazi non mancano ma in molte altre scuole di Roma (e non solo) non è facile trovare delle soluzioni. Speriamo che dal ministero vi siano gli interventi promessi e che si possa lavorare già quest’estate per adeguare le aule o realizzare nuovi locali laddove sono necessari”.

Articolo Precedente

Scuola, ministra Azzolina: “Ho visto immagini surreali. Mai pensato di chiudere studenti dentro cabine di sicurezza o in strutture simili a gabbie”

next
Articolo Successivo

Scuola, la riflessione del maturando in un videomessaggio per i coetanei: “Ci aspettavamo esami diversi, eppure eccoci qui”

next