Sant’Antonio manda la pioggia”. Gli abitanti di Poggioreale, nel Trapanese, si affidano ai santi per far ritornare le precipitazioni dopo più di due mesi senza acqua a causa di un inverno arido che sta compromettendo la stagione delle coltivazioni. Nella giornata di domenica centinaia di persone sono scese in processione per le strade del paese, con in spalla la statua di Sant’Antonio da Padova e del Santissimo Crocifisso, invocando a gran voce la pioggia. All’evento, organizzato dai cittadini e da Coldiretti Sicilia, hanno partecipato il sindaco e le autorità del paese del Belice, distrutto dal terremoto del 1968. “Così come i nostri padri – spiegano gli organizzatori – anche noi nei momenti di necessità, dopo le calamità, invochiamo l’aiuto dei santi. Abbiamo bisogno di aiuto e di protezione, ci può aiutare soltanto il Padreterno”. L’ultima “marcia per la pioggia” nella valle del Belice risale al 2001: da circa 20 anni, infatti, non si verificava un inverno così scarso di precipitazioni in tutta la Sicilia. Sull’isola, a gennaio, si è attestato circa il 75% di piogge in meno rispetto allo scorso anno e gli invasi, oggi pieni di fango e detriti per via della mancata manutenzione, contengono circa 72 milioni di metri cubi in meno rispetto allo scorso anno. La situazione è grave: in molti paesi siciliani che vivono di agricoltura (uva, cereali, agrumi) si preannuncia un raccolto scarso o nullo a causa dell’assenza di piogge in un inverno che attesta temperature superiori alla media.

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