L’ex eurodeputata Elly Schlein sarà la nuova vicepresidente delle Regione Emilia-Romagna e si occuperà in particolare di “welfare” e “patto per il Clima”. Il neo-eletto presidente del centrosinistra Stefano Bonaccini ha ufficializzato le voci che circolavano negli ultimi giorni e, in una nota ufficiale, ha anche confermato l’ingresso in giunta del manager culturale Mauro Felicori, ex responsabile della Reggia di Caserta e quella del vicesegretario della Cgil, Vincenzo Colla, che avrà la delega al Lavoro. “La squadra sarà completata entro la fine della settimana”, ha garantito Bonaccini.

Le scelte del presidente Pd sono molto simboliche. Schlein, fuoriuscita dal Partito democratico quando sedeva a Bruxelles e in segno di dissenso con la linea politica di allora, è considerata in questo momento uno dei punti di riferimento di varie realtà di sinistra. L’ex eurodeputata, che ha rinunciato alla candidature per l’Ue proprio per la mancanza di un progetto unitario delle liste di sinistra, per le elezioni Regionali ha deciso di sostenere Bonaccini con una lista esterna.”Elly”, spiega oggi il presidente in una nota, “ha ottenuto un risultato personale particolarmente significativo, guidando le liste di ‘Emilia-Romagna Coraggiosa’, ben interpretando la necessità di coniugare in modo nuovo e ancor più incisivo la lotta alle diseguaglianze che segnano la nostra società e la transizione ecologica”. Schlein ha ottenuto oltre 20mila preferenze, dopo una campagna elettorale sul territorio che l’ha portata a scontrarsi personalmente con il leader del Carroccio Matteo Salvini. “Queste valutazioni”, ha proseguito Bonaccini nella nota, “mi hanno spinto a chiederle un impegno diretto nell’ambito delle politiche di welfare e nel coordinamento di un nuovo Patto per il clima, che ho intenzione di siglare con tutte le rappresentanze istituzionali, economiche e sociali, così come indicato nel mio programma”.

Per quanto riguarda invece Mauro Felicori, Bonaccini ha ricordato “il risultato particolarmente significativo nell’ambito dell’iniziativa da me promossa di una lista civica del presidente, premia la scelta fatta di aver aperto la nostra alleanza a personalità riconosciute della società civile. Nella sua affermazione vedo sia il ricoscimento della sua rilevante esperienza professionale nell’ambito culturale, sia uno sprone a proseguire nella scelta strategica di rafforzare e qualificare le politiche culturali dell’Emilia-Romagna”. Felicori nell’ottobre del 2015 era diventato direttore della Reggia di Caserta, grazie alla cosiddetta “riforma Franceschini” che aveva portato alla nomina di 20 direttori a capo di altrettanti musei statali.

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