“Le piazze sono vive, hanno come motore dei giovani che rappresentano un movimento mondiale. Il futuro è in mano a loro, la bella notizia è che lo vogliono determinare, non subire passivamente”. Erri De Luca interviene dalla presentazione del suo nuovo libro, Impossibile ed elogia la reazione di Bologna e dei giovani italiani, che cercano di far sentire la loro voce attraverso forme di organizzazione spontanee.

Lo scrittore di origini napoletane, da sempre legato alle tematiche ambientali e operaie, in questo periodo unite dalla vicenda dell’Ilva di Taranto, definisce “martire” la città pugliese: “Intossicata dall’industria, per la prima volta una città accetta di rinunciare al suo martirio. Il suo futuro sono l’agricoltura e il mare, non l’industria”.

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