Google dedica un doodle alla giornata mondiale degli insegnanti: un polpo che in fondo al mare insegna matematica. Un omaggio ai 47 milioni di insegnanti, per 527 milioni di alunni, di tutto il mondo celebrati oggi nella giornata istituita dall’Unesco per ricordare l’anniversario della raccomandazione del 1966 sullo status di insegnante, che definì “diritti e doveri di chi insegna e la necessità di una formazione permanente della categoria”. L’obiettivo dell’Unesco è di ”valorizzare la professione, incoraggiare il loro lavoro e sensibilizzare l’opinione pubblica ai loro meriti e al loro contributo al progresso della società.”

Eppure le condizioni di lavoro variano da un Paese all’altro: in alcune aree del mondo gli alunni possono essere anche una novantina per classe, come nelle scuole della Repubblica centrafricana. Mentre nei Paesi industrializzati, vi sono anche classi di 14 alunni, come in Israele, in Finlandia o nel Lussemburgo. In Italia, secondo il rapporto del Ministero dell’Istruzione sui dati dell’anno scolastico 2019/2020, i posti del personale docente sono 835.489, di cui 150.609 per il sostegno. Gli studenti, invece, sono oltre otto milioni: 7.599.259 gli alunni della scuola statale e 870mila quelli delle paritarie.

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