Un ragazzino francese di 12 anni la scorsa notte è stato colpito da un bidone dell’immondizia lanciato da 20 metri di altezza verso la spiaggia di Bergeggi, in provincia di Savona. Il piccolo, in gravi condizioni, stava dormendo in tenda insieme ai genitori, quando in piena notte è stato centrato dal cassonetto.

Trasportato d’urgenza all’ospedale Gaslini di Genova, il 12enne è ricoverato in prognosi riservata in terapia intensiva pediatrica. Al momento non vi sono certezze “sull’evoluzione dello stato di coscienza e sul possibile danno neurologico conseguente al trauma”, come scrive l’ospedale in una nota. “Il decorso clinico – spiega la direzione sanitaria – non presenta problemi cardio-respiratori, tanto che nella notte è stato autonomizzato dalla ventilazione meccanica“.

Proseguono intanto le indagini dei carabinieri di Noli e di Savona per risalire agli autori del lancio del cassonetto. Gli inquirenti ritengono che si sia trattato di un gesto volontario, commesso da qualcuno che magari non sopporta il fenomeno dei campeggiatori. È un tema sentito nella zona, che ricorre negli anni, quello di chi sceglie le spiagge libere per trascorrere la notte, nonostante l’esplicito divieto contenuto nell’apposita ordinanza della Capitaneria di porto e richiamato dai vari Comuni.

“C’erano altre 15 persone su quella spiaggia. È accaduto tutto alle 4 del mattino“, afferma il padre del piccolo, psichiatra che vive a Chambery e lavora all’ospedale della Savoia. “È stato un atto criminale. Se qualcuno ha assistito alla scena denunci. Per colpa di qualche folle la vita di nostro figlio non sarà mai più la stessa, è molto grave, lo tengono in coma farmacologico“, ha aggiunto l’uomo.

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