Due attacchi incendiari nella notte in Sardegna, in provincia di Nuoro. Un’esplosione ha distrutto la sede del Pd nel comune di Dorgali. Poco dopo, a Cardedu, è stata data alle fiamme l’automobile del sindaco Matteo Piras. Il capogruppo del Pd in commissione Giustizia al Senato, Giuseppe Cucca, ha chiesto la riunione del Comitato di sicurezza provinciale alla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Si susseguono atti vili contro amministratori e sedi delle forze democratiche in Sardegna. È assolutamente doverosa e naturale la totale solidarietà da parte della politica, dei cittadini e delle istituzioni.  È ora che Salvini faccia il suo lavoro e si occupi della evidente situazione di disagio del territorio e della popolazione sarda”.

La bombola con innesco a Dorgali – A Dorgali, una bombola del gas è esplosa, forse azionata a distanza con un innesco, e ha devastato la sede locale del Partito Democratico. Gli uffici nella centrale via Lamarmora sarebbero stati fatti saltare in aria. L’esplosione ha provocato gravi danni all’edificio. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri – che stanno effettuando i rilievi e hanno avviato le indagini – insieme agli uomini della Polizia e i vigili del fuoco. Il presunto attentato è avvenuto intorno alle 2 di stanotte. L’onda d’urto dell’esplosione, che ha completamente divelto l’ingresso della sede dem, ha anche danneggiato un’auto parcheggiata vicino all’edificio. Non si registrano feriti. “Non so chi avesse intenzione di impaurirci e per quale motivo, so che reagiremo con più forza di prima. Ci auguriamo che il ministero dell’Interno fornisca adeguata protezione alle nostre sedi, spesso oggetto di aggressione, visto che anche questo è sicurezza”, ha detto il deputato del Pd, Emanuele Fiano.

Gli investigatori stanno sentendo alcune persone per capire meglio i contorni della vicenda e probabilmente saranno acquisite le eventuali immagini di sistemi di videosorveglianza della zona. I militari confermano per ora che si tratta dell’esplosione di una bombola Gpl. “A tutto il Pd dorgalese, in qualunque caso e senza alcuna esitazione, va la solidarietà mia e di tutta l’amministrazione comunale. Coraggio”, ha scrittosu Facebook la sindaca di Dorgali, Maria Itria Fancello, in quota M5S.

L’auto del sindaco in fiamme nell’Ogliastra – L’altro episodio è avvenuto sempre sulla costa est, a circa 80 km a sud. Intorno alle 3.20 è stata data alle fiamme l’auto del sindaco di Cardedu, località costiera dell’Ogliastra. Nel mirino l’Audi A4 di Matteo Piras (lista civica), parcheggiata sotto la sua abitazione. La vettura è stata completamente distrutta, nonostante l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco del distaccamento di Lanusei. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Jerzu. “Esprimo a nome mio e di tutta la Giunta la totale solidarietà e la più sentita vicinanza al sindaco Piras, per il vile attentato subìto la scorsa notte”, ha detto in una nota il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas.

“Un gesto assurdo totalmente inaspettato, ma io non mi arrendo, andrò avanti, la democrazia non può finire con questi atti altrimenti vivremmo nella giungla”. Ha detto all’Ansa il sindaco Piras. “Il modo per farmi conoscere le problematiche sarebbe dovuto essere un altro: venire a dirmelo a voce, in maniera civile – aggiunge – Vivo in mezzo ai miei concittadini, mi avrebbero potuto fermare anche per strada: avremmo chiarito in questo modo”. “Stiamo portando a compimento – dice il primo cittadino – il piano urbanistico comunale che sarà pronto tra un mese. Sono in atto i lavori fermi dal 1951 dopo l’alluvione di Gairo. Davvero non so cosa pensare, so solo che è un atto gravissimo e lavorare in questi paesi sta diventando difficile“.

Zingaretti: “Sicurezza vuol dire prevenire violenza” – Il doppio attentato, a pochi chilometri di distanza, ha mobilitato la politica. Il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, ha affermato che “se fosse confermato l’atto doloso ci troveremmo ancora di fronte ad un gravissimo attacco a un circolo del Pd. Sicurezza vuol dire prevenire la violenza, non avvelenare i pozzi come avviene ormai di frequente. Esprimiamo massima vicinanza ai nostri iscritti. Chiediamo di fare piena luce su questa ennesima intimidazione”. E ancora: “Al sindaco di Cardedu va la nostra solidarietà per il gravissimo gesto intimidatorio“.

Solidarietà e condanna anche dal presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra. “Esprimo la mia piena solidarietà a Matteo Piras, sindaco di Dorgali, ed al Pd sardo, per gli attacchi subiti. Le forze dell’ordine sapranno dare una risposta a questi veri e propri attentati, e consegnare alla giustizia i responsabili. Non possiamo assolutamente permettere che gesti del genere non ci trovino tutti compatti nel condannare la violenza”.

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