L’importanza delle apparizioni pubbliche sui territori il M5S la conosce bene, prima di Salvini.
Ricordiamo che quando il M5S fece il primo boom nel 2013 veniva dallo tsunami tour di Grillo. Al referendum costituzionale vinto ci fu il tour estivo di Di Battista lungo le coste. Alle elezioni del 2018 Di Maio fece il cosiddetto “Rally”, una marea di tappe in tutta Italia. Alle Europee invece il M5S non ha fatto un vero e proprio tour, ma singoli eventi, principalmente piccoli e poco pubblicizzati, con candidati o esponenti poco noti non in grado di attrarre pubblico.
Tutto questo sicuramente ha influito sul risultato delle europee e pone il dilemma: meglio governare e fare le cose perdendo i consensi, oppure continuare a fare campagna elettorale a scapito della presenza nei ministeri e della realizzazione del programma? Le opinioni sono divergenti. Il politico preferisce lavorare. Il comunicatore invece sa che la comunicazione vuole tutto, non ammette mezze misure.
Cosa fare adesso?
La soluzione è più semplice rispetto al dilemma di sopra. Se Salvini vuole più spazio nel governo per portare avanti le sue proposte, se fossi il M5S, glielo lascerei. Sia per la portata del consenso che ha raccolto alle elezioni di domenica, quindi è politicamente giusto farlo, sia perché lasciarlo governare conviene al M5S in termini di consenso. Dunque è giusto anche dal punto di vista della comunicazione.
Questo è l’unico modo di fermare Salvini: farlo governare. Lasciandolo governare si logorerà, come tutti.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez