La candidata del centrosinistra Francesca Ghirra chiede il riconteggio delle schede a Cagliari: battuta alle elezioni comunali dal candidato del centrodestra Paolo Truzzu, poco prima della conferenza stampa ha annunciato la sua decisione: “Ci sono ottanta voti per il ballottaggio. Serve prudenza per valutare cosa succederà nei prossimi giorni: ci sono milletrecento schede nulle e oltre venti contestate”. Truzzu ha detto: “Aspettiamo le prossime ore, non sono ancora stato proclamato eletto”.

Il consigliere regionale in Sardegna per Fratelli d’Italia ha vinto con il 50,12%, superando quindi di una manciata di voti la soglia che gli consentirebbe di diventare sindaco direttamente al primo turno senza passare dal ballottaggio. Ghirra invece si è fermata al 47,78%. Tra i due candidati la differenza è di appena 1582 voti. Risultano 1.297 schede nulle e 22 schede contestate. Ma il riconteggio chiesto dal centrosinistra punta appunto sulle 8o schede che permettono a Truzzu di superare la soglia del 50 per cento: scendendo sotto la maggioranza dei voti validi (oltre 67mila), il candidato del centrodestra sarebbe costretto al secondo turno.

Già festeggi invece Giorgia Meloni. La presidente di Fratelli d’Italia ha scritto in un post su Facebook: “Trionfo in Sardegna. A Cagliari risultato senza precedenti: Fratelli d’Italia raggiunge il 12%, è il primo partito della coalizione di centrodestra e trascina la vittoria al primo turno di Paolo Truzzu, storico esponente di FdI. Al neosindaco di Cagliari un grande in bocca al lupo e un grazie di cuore a tutti i sardi per la loro fiducia. Non la tradiremo”.

Cagliari è andata al voto domenica insieme ad altri 27 Comuni della Sardegna con due anni di anticipo rispetto alla naturale scadenza, per via delle dimissioni del sindaco Massimo Zedda, che ha optato per il Consiglio regionale dove siede all’opposizione dopo aver perso la sfida per la guida della Regione contro Christian Solinas. Il M5s invece non ha partecipato alla corsa a sindaco nella città capoluogo di Regione dopo aver ritirato il simbolo ad Alessandro Murenu per i suoi post contro l’aborto e le unioni civili. L’unico altro candidato oltre a centrodestra e centrosinistra era Angelo Cremone (lista Verdes) che ha ottenuto il 2,1% dei voti.

“Ci siamo confrontati con i nostri legali, non escludiamo di controllare la situazione in sede amministrativa. Inviterei il nostro avversario alla prudenza. Chiederemo la verifica dei verbali”, ha spiegato Francesca Ghirra. “Il clima non era l’ideale. Un vento di centrodestra sta soffiando non solo in Sardegna. Ma in questa campagna elettorale ci sono state delle anomalie: la notte prima delle elezioni si sono verificati tre roghi di spazzatura. Mai successa prima una cosa del genere. Sarebbe opportuno fare delle verifiche. Si è parlato molto di rifiuti e poco di altro”. Possibile una coda: “Speriamo di arrivare a un secondo step – ha detto – il numero delle nulle è alto. Bisogna capire quale è stata l’intenzione degli elettori”. Prima sarà necessario il responso ufficiale della commissione elettorale. “Poi – ha detto – se la situazione dovessero rimanere immutata valuteremo l’eventuale ricorso al Tar sulle schede nulle”. Ghirra ha ringraziato candidati e attivisti e ha rivolto uno sguardo al passato: “Sono stati otto anni di buon governo”.

Articolo Successivo

Elezioni Sardegna, in principio erano tutti contro Berlusconi. Ma ora l’antisalvinismo non ci salverà

next