L’analisi dei flussi elettorali ci dice che il M5S ha perso gran parte dei suoi voti (il 38%) verso l’astensionismo.

Eppure, come ricordava ieri Di Battista, il M5S storicamente è sempre stata una forza politica in grado di riportare al voto gli astenuti.

Chi non va a votare è un cittadino deluso dalla politica. Se questo cittadino trova un partito anti-Sistema allora esprime un voto per cambiare il Sistema. Se non lo trova, resta a casa. Per questo i movimenti che nascono anti-Sistema devono restare tali per mantenere il consenso.

Lo abbiamo visto negli Usa con Trump, che ha continuato con le sue battaglie sovraniste dall’immigrazione alla guerra dei dazi contro la Cina, e con Salvini i cui toni non sono cambiati minimamente da quando è ministro degli Interni. Per ultima l’uscita sulla Madonna che dopo aver scandalizzato tutti è stata ripetuta tale e quale nella conferenza stampa dopo la vittoria delle elezioni europee.

Il M5S è dunque diventato Sistema? Il problema del M5S, principalmente, è quello di aver governato. Fra poco mi spiegherò meglio. Prima parliamo del rapporto con la Lega.

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Europee 2019, tutti i responsi di questo voto

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