Klaus Davi non ce l’ha fatta. San Luca ha scelto Bruno Bartolo e l’infermiere in pensione è il nuovo sindaco del comune in provincia di Reggio Calabria rimasto senza primo cittadino per sei anni dopo essere stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Il massmediologo ha raccolto in tutto 137 voti (9,79%), contro i 1.231 di Bartolo che quindi diventa sindaco con il 90,31% delle preferenze. Davi entra comunque in Consiglio e con la sua lista diventano consiglieri anche Carlo Tansi, geologo ricercatore del Cnr ed ex capo della Protezione civile regionale, Alessia Bausone, esponente del Pd catanzarese, e Giuseppe Antonio Silvaggio. Non ce l’ha fatta, invece, Giuseppe Brugnano, segretario nazionale della Federazione sindacale di Polizia (Fsp).
Con l’elezione di Bartolo nella lista “San Luca ai sanluchesi“, il paesino della Locride torna ad avere un sindaco dopo 6 anni. Dal 2013, anno in cui fu sciolto per infiltrazioni mafiose, il Comune era stato governato da commissari. Nel 2015 le elezioni non furono valide perché, in presenza di una sola lista, non fu raggiunto il quorum, mentre negli anni successivi nessun candidato si era presentato alle elezioni.
Lo spoglio dei voti, fissato per le 14, è iniziato dopo oltre 40 minuti per il ritardo con cui si sono presentati i presidenti dei quattro seggi allestiti nel paese. In mattinata era stato completato lo spoglio delle schede per le elezioni europee al quale i presidenti di seggio avevano partecipato regolarmente. Una volta concluso lo spoglio, i quattro, provenienti dal capoluogo, sarebbero dovuti tornare a San Luca – dove hanno votato 1.444 elettori, rispetto ai 3.317 aventi diritto (42%) – per avviare lo spoglio per le comunali e si sono presentati in sensibile ritardo.
“Trovo che sia una vergogna che i quattro presidenti di seggio si siano presentati con oltre mezz’ora di ritardo ai seggi – ha dichiarato Davi – È una cosa scandalosa, inammissibile e senza alcuna giustificazione. Abbiamo aspettato senza avere notizie di dove fossero e del motivo del ritardo. Considerando che probabilmente arrivano dalla provincia, la cosa è ancora più grave: penso che se avessero scelto persone di San Luca questo fatto increscioso non sarebbe accaduto”.
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