di Kevin Kolsch e Dennis Widmyer. Con Jason Clarke, John Litgow. Usa 2019. Durata: 98’ Voto: 2/5 (DT)
Medico del pronto soccorso dalla grande metropoli si trasferisce in un piccolo paese del Maine con moglie, figlioletta, figlio piccolo, e il gatto Church. L’anziano vicino di casa gli mostra che in mezzo al bosco, dietro alla loro villetta, c’è un cimitero per animali domestici. Se seppellisci lì qualcuno poi, seppur emaciato, bianchiccio e parecchio incavolato, ritorna in vita. Remake del primo adattamento del 1989 del romanzo di Stephen King che non calca la mano sulla fonte originaria (anzi ne modifica perfino alcuni risvolti narrativi) e che procede piatto e convenzionale sugli stilemi dell’horror contemporaneo mainstream. Jump scare a go-go, set poverello, traumi psicologici dei singoli che potrebbe diventare autonomi spin-off, e alcuni effettucoli in CGI che nemmeno Hitchcock con il chroma key. Azzeccato però il cast nella sua scarmigliata turbolenza interiore che fa tanto horror anni ‘80. King meritava comunque di meglio.
Prima di continuare
Se sei qui è evidente che apprezzi il nostro giornalismo.
Come sai un numero sempre più grande di persone legge Ilfattoquotidiano.it senza dover pagare nulla.
L’abbiamo deciso perché siamo convinti che tutti i cittadini debbano poter ricevere un’informazione libera ed indipendente.
Purtroppo il tipo di giornalismo che cerchiamo di offrirti richiede tempo e molto denaro.
I ricavi della pubblicità ci aiutano a pagare tutti i collaboratori necessari per garantire
sempre lo standard di informazione che amiamo, ma non sono sufficienti per coprire i costi
de ilfattoquotidiano.it.
Se ci leggi e ti piace quello che leggi puoi aiutarci a continuare
il nostro lavoro per il prezzo di un cappuccino alla settimana.
Grazie,
Peter Gomez
Sei arrivato fin qui
Se sei qui è evidente che apprezzi il nostro giornalismo.
Come sai un numero sempre più grande di persone legge Ilfattoquotidiano.it senza dover pagare nulla.
L’abbiamo deciso perché siamo convinti che tutti i cittadini debbano poter ricevere un’informazione libera ed indipendente.
Purtroppo il tipo di giornalismo che cerchiamo di offrirti richiede tempo e molto denaro.
I ricavi della pubblicità non sono sufficienti per coprire i costi de ilfattoquotidiano.it
e pagare tutti i collaboratori necessari per garantire sempre lo standard di informazione che amiamo.
Se ci leggi e ti piace quello che leggi puoi però aiutarci a continuare
il nostro lavoro per il prezzo di un cappuccino alla settimana.
Grazie,
Peter Gomez
Diventa Sostenitore