Sono 78.788, un po’ sotto i 100mila attesi dal governo, i candidati per i 3mila posti da navigator alla scadenza dell’avviso per presentare le domande. “Mi auguro che entro la fine di giugno i navigator potranno essere operativi e avviati alla formazione”, ha commentato Mimmo Parisi, presidente dell’Agenzia nazionale per le politiche attive per il lavoro. A guidare la classifica regionale delle candidature è la Campania – con 13.001 candidati – subito davanti alla Sicilia (11.886), seguita dal Lazio con 9.304, la Puglia con 9.191 e la Calabria, dove i candidati finali sono 6.977. La città con più candidati è Roma con 7.092, seguita da Napoli (6.812), Palermo con 3.503, Catania dove i candidati sono 2.758 e Salerno, con 2.457.

Il navigator, secondo la nota dell’Anpal, “sarà la figura centrale dell’assistenza tecnica fornita ai Centri per l’Impiego, selezionata e formata per supportarne i servizi e per integrarsi nel nuovo contesto caratterizzato dall’introduzione del Reddito di Cittadinanza, per il quale l’obiettivo è assicurare assistenza tecnica ai Cpi, valorizzando le politiche attive regionali – anche in una logica di case management – da integrare e da implementare con le metodologie e tecniche innovative che saranno adottate per il reddito di cittadinanza”. In realtà prima dell’accordo con le Regioni il ruolo previsto per i navigator era molto più ampio della mera assistenza tecnica, ma gli enti locali hanno fatto muro ottenendo il dimezzamento del numero di assunti e una forte limitazione del raggio di azione.

La prossima tappa sarà la selezione attraverso i test per sessantamila candidati, che saranno ammessi in base alle graduatorie realizzate in base alla votazione di laurea. Nei prossimi giorni, annuncia la nota, saranno fornite ulteriori informazioni sui candidati, con i dati su corsi di laurea, età, genere e diffusione dei dati incrociati sul territorio.

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