“E’ una grossa sorpresa perché non condividevo l’impostastazione della sentenza di primo grado ma sulla insussistenza dell’aggravante mafiosa mi sembrava una sentenza inattaccabile. Evidentemente è successo qualcosa di stravagante. Ormai il processo penale è diventato uno strumento di tutela sociale, attraverso il processo penale la magistratura si arroga un compito che non le compete di moralizzare la società. Qualunque cosa avvenga si apre una inchiesta, questi mettono bocca su tutto e tutti. Io traggo una idea da questa esperienza di dequalificazione dei carabinieri. Ormai le indagini si svolgono solo guardando dal buco della serratura e su questo si costruiscono indagini monstre. Questo processetto l’ho fatto lontano da Carminati, non potendolo quindi difendere. La Raggi era presente? Non me ne sono accorto, spesso era una presenza impalpabile”. E’ il commento di Giosué Naso, avvocato di Massimo Carminati nel processo Mafia Capitale.

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