Klugy, così feroce da cancellare la nostalgia di Cracco
Quello che urge certificare a metà della prima edizione senza Cracco è che Cracco non manca proprio perché la malinconia è polverizzata dalla Klugy che è di gran lunga – e finalmente, dopo il gigioneggiamento di Bastianich e l’inerzia di Cannavacciuolo – la più feroce, la più parca di complimenti, la più sprezzante, la D’Alema di MasterChef, con la differenza che qui dentro diventa autorevole e stimabile. Siamo pronti al tradimento: Cracco può partire per Hell’s Kitchen una volta per tutte e anche velòceee. È lei, la Klugy, anche l’ispiratrice della Mistery box con i prodotti fermentati, come l’idromele (prima di ieri citata in pubblico solo in un disco di De Gregori già dimenticato), il miso, l’aglio, lo zenzero, i crauti, la colatura di alici e altre cose che potete cercare su google con il tasto destro come kefir, humeboshi, kimchi, tempeh, brovada, kombucha. La prima prova è di Kateryna che fa cucù tra gli emergenti e quindi tra i favoriti ad arrivare fino in fondo.

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MasterChef Italia 7, fuori Italo: il suo sorrisone berlusconiano da giocatore di golf mancherà al pubblico?

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