Referendum costituzionale 2016, guida al voto e manuale per gli indecisi: come cambia lo Stato se passa la riforma

Gli ultimi sondaggi pubblici danno il No in vantaggio. Le stesse rilevazioni parlano di una quota molto alta di indecisi, che oscilla tra il 15 e il 25 per cento. Indecisi: che dichiarano di andare a votare, ma non sanno ancora cosa. In più succede da anni che gli elettori decidono cosa votare negli ultimi 7-10 giorni di campagna elettorale. L’esempio più celebre di una rimonta all’ultimo metro fu quello del 2006, quando l’Unione di Romano Prodi entrò nell’ultimo periodo – quello privo di sondaggi – con diversi punti percentuali di vantaggio, ma si risvegliò la notte delle elezioni a sudare voto dopo voto per averla vinta su Silvio Berlusconi. Il distacco finale fu di 24mila voti: secondo le analisi successive, Berlusconi riuscì a mobilitare una quota consistente di elettori (tra probabili astensionisti e indecisi) tale da raddrizzare la situazione e quasi ribaltarla.
E’ anche per questo che, anche se in queste settimane si sono moltiplicate schede e infografiche, ilfattoquotidiano.it mette a disposizione una scheda, la più semplice possibile per una materia del genere, su cosa prevede la riforma costituzionale in 10 punti. Ricordando che si può votare dalle 7 alle 23 di domenica 4 dicembre.
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