È un’indagine che non ha precedenti. Il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti non ha dubbi sull’importanza dell’inchiesta “Gambling“, sui giochi online gestiti dalla ‘ndrangheta, che stamattina ha portato all’arresto di 41 persone e al sequestro di società e beni per un valore di due miliardi di euro. “I numeri parlano da soli. – aggiunge il capo della Dna nel corso della conferenza stampa – Le cifre dei beni sequestrati sono stime da rivedere al rialzo. Il gioco online è uno dei sistemi di riciclaggio dei soldi della droga“. “L’organizzazione sul territorio aveva dei veri e propri raccoglitori del denaro che dovevano servire solo per le scommesse telematiche”, sottolinea il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho. Che su questo settore aggiunge: “I controlli sono quasi impossibili. È necessario porre delle regole al gioco online altrimenti rischia di diventare un gigantesco e incontrollabile meccanismo di riciclaggio. Una situazione come questa richiede un’attenzione nazionale che ponga degli argini” di Lucio Musolino

Articolo Precedente

‘Ndrangheta, 41 arresti: “Con gioco online abusivo ripulivano denaro sporco”

next
Articolo Successivo

Casalesi, Dda sequestra ditta che si aggiudicò lavori pubblici (mai iniziati) ad Altopascio

next