Torna la prova Invalsi. Il test dell’istituto nazionale di valutazione venerdì coinvolgerà oltre mezzo milione (569.339) di ragazzi che stanno affrontando gli esami conclusivi della scuola secondaria. In questi giorni hanno cominciato le prove seguendo il calendario stabilito in autonomia da ogni singolo istituto ma il 19 scatterà l’ora del quiz tanto contestato. Il test Invalsi all’esame di terza media ha il fine di verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti in italiano e matematica.

Per rispondere ai quesiti gli alunni avranno a disposizione settantacinque minuti per ciascuna delle due materie. Dopo la sessione del 19 giugno, sono previste una prima e una seconda sessione suppletiva il 24 giugno e il 2 settembre, sempre con inizio alle ore 8.30. Subito dopo lo svolgimento della prova, le sottocommissioni procederanno alla correzione avvalendosi di una griglia apposita predisposta dall’Invalsi e resa pubblica sui siti degli uffici scolastici regionali, degli uffici territoriali e sul sito dell’Invalsi stessa, a partire dalle 12 di venerdì. Il voto massimo che ciascun candidato potrà ottenere è di 10/decimi. Le scuole dovranno assicurare un accurato controllo, nominando due coppie di docenti per la vigilanza che dovranno insegnare una materia diversa da quella d’esame. Nessun altro, oltre ai professori nominati quali vigilanti e al presidente, potrà essere presente nelle aule durante le prove.

Un test che anche quest’anno sembra essere destinato a suscitare polemiche. Gli studenti e i loro genitori sono preoccupati dall’andamento della prova, e altrettanti temono che il test possa mandare all’aria tutti gli sforzi fatti per uscire dalle scuole medie con una bella votazione. Al test Invalsi, che si svolge durante l’esame di terza media, viene infatti assegnato un voto che fa media con le altre prove.

“E’utile sapere – spiega Daniele Grassucci di Skuola.net – che il voto finale di terza media viene espresso in decimi e risulterà dalla media aritmetica di tutte le prove d’esame, più il voto di ammissione che è assegnato dai prof alla fine dell’anno. In sintesi, è composto dal voto di ammissione o di idoneità; da quello della prima prova scritta di italiano; della seconda prova scritta di matematica; del test Invalsi; dell’esame scritto di lingue e dal colloquio orale.

Ogni prova verrà valutata con un voto espresso in decimi. Anche alla prova Invalsi sarà attribuito un voto da 4 a 10, anche se il procedimento è un po’ più complicato. Qualsiasi esso sia, comunque, farà media con tutti gli altri, non incidendo particolarmente sulla promozione”. Diverso il parere della presidente dell’Invalsi che ritiene necessario il test alle “medie”: “All’ultimo anno della scuola secondaria dobbiamo valutare un diritto di cittadinanza, la gente deve saper comprendere un testo scritto. Quando sento alla tv un giornalista che dice ‘sopprimere un cadavere’, penso che ci sia un problema di comprensione che va appurato. Fare delle prove è una fase della vita, noi come adulti abbiamo la responsabilità di farle al meglio. L’Invalsi può migliorare sempre, faremo presto un convegno per discutere con precisione in merito. Ma saper fare delle cose a livello minimale è un diritto di cittadinanza”.

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