Gli svizzeri sono un popolo strano. Mi è venuto da pensare questo quando ho visto la loro ennesima bizzarria in montagna: un ponte pedonale a 3000 metri, sopra Les Diablerets. Il primo ponte al mondo che collega due cime di montagna. Poco sotto, un ristorante, così i turisti possono unire pranzo e passeggiata postprandiale nel vuoto. Magari però è meglio che non guardino sotto…

@diablerets.ch
@diablerets.ch

Non è la prima volta che gli svizzeri fanno delle infrastrutturazioni più o meno impattanti sui loro monti. Basti guardare cosa hanno realizzato al Piccolo Cervino: l’hanno bucato per far salire gli sciatori sul ghiacciaio del Breithorn e realizzarci anche un ristorante da 120 coperti. E volevano pure innalzarlo artificialmente di un centinaio di metri per fargli raggiungere i mitici quattromila (è alto solo 3883 metri). In compenso, sotto, ai piedi del Cervino, hanno Zermatt, che è un esempio di mobilità sostenibile.

Nella loro Costituzione, l’art. 73 così recita: “La Confederazione e i Cantoni operano a favore di un rapporto durevolmente equilibrato tra la natura, la sua capacità di rinnovamento e la sua utilizzazione da parte dell’uomo”. E poi scopri che nel 2012 il 35,8% dell’energia prodotta in Svizzera derivava dal nucleare, che tanto sostenibile poi non è. Ed il fotovoltaico è solo lo 0,5%. Però è anche vero che con il referendum del 2012 hanno approvato l’art. 75 bis, che afferma che “la quota di abitazioni secondarie rispetto al totale delle unità abitative e della superficie lorda per piano utilizzata a scopo abitativo di un Comune non può eccedere il 20 per cento”.

Chissà cosa ne pensano gli amministratori di certe nostre località turistiche montane, che sembrano paesi fantasma per 6-7 mesi all’anno?

Invece, nella raccolta differenziata dei rifiuti gli svizzeri potrebbero fare molto meglio se è vero che si fermano al 51%, contro il 62% dei cugini austriaci.

Infine (last but not least), gli stessi eredi di Guglielmo Tell ammettono che la loro impronta ecologica è quattro volte superiore alla biocapacità del paese. Cioè è vero che la Svizzera è ricca, ma è anche vero che vive molto, ma molto al di sopra del tenore che invece territorio, ambiente e risorse le permetterebbero.

Articolo Precedente

Tav, Corte conti francese denuncia troppo ottimismo e analisi non indipendenti

next
Articolo Successivo

Caffè: se i cambiamenti climatici minacciano le piantagioni

next