È soddisfatto Sandro Ausiello, il Procuratore Aggiunto della Repubblica di Torino, in meno di 72 ore il triplice omicidio di Caselle è stato risolto. L’assassino ha confessato nella notte. Giorgio Palmeri, 56 anni, è il convivente della collaboratrice domestica che aveva lavorato in casa Ausiello. L’uomo era noto alle forze dell’ordine perché colpevole di un sequestro di persona avvenuto diversi anni fa. Palmeri aveva suonato alla porta della villetta di Caselle Torinese venerdì sera attorno alle 19. “Poco prima di entrare – spiegano i carabinieri che hanno raccolto la sua confessione – ha reperito un oggetto appuntito, forse un tagliacarte, che poi si è trasformato nell’arma del delitto”. La famiglia conosceva Palmieri, tempo prima gli aveva fatto un prestito di 500 euro, che però non era stato restituito. Proprio per parlare di questa somma Claudio Allione, una delle tre vittime, legò i cani da guardia nel sottoscala, aprì la porta al suo assassino, lo fece entrare e gli offrì un caffè. Il Palmeri con la scusa di utilizzare il bagno, si allontanava per cercare dei soldi da sottrarre agli Ausiello. Poco dopo colpiva mortalmente prima il marito poi la moglie e infine la madre di lei. L’arma del delitto non è ancora stata ritrovata. Al vaglio degli inquirenti la possibilità di iscrivere altre persone nel registro degli indagati  di Cosimo Caridi

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Sperimentazione animale, manifesti contro ricercatori. Indaga l’Antiterrorismo

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