“Per Roma ci vorrebbe un’opera di derattizzazione. E’ una città schifosissima, sporca, che puzza e fa venire il vomito“. Si tratta di una delle tante “stravaganti” dichiarazioni rese da Mario Borghezio a “La Zanzara”, su Radio 24. “Del resto, Roma è una città multirazziale” – dichiara – “bisogna ammettere che questi immigrati pulizia non ne portano, perché la sporcizia certa gente se la porta da casa“. E loda la Svizzera, la Carinzia e Gerusalemme: “Qui nella parte israeliana uno vede gente civile, nella parte controllata dall’amministrazione palestinese vede lo schifo. Lì solo le donne lavorano, gli uomini si grattano le palle tutto il giorno e giocherellano col mitra”. L’europarlamentare della Lega Nord parla anche della imminente Festa Indipendentista di Cogne, che ospiterà una delegazione ufficiale del Fronte Polisario: “Saranno anche musulmani, ma questa è gente seria, gente coi coglioni, che spara per avere l’indipendenza e si fa rispettare, a differenza di noi che siamo solo parolai” – dice Borghezio – “Sono esempi positivi, si oppongono a un potere antidemocratico come quello del Marocco, mentre noi abbiamo il potere romano, che è una merda. Loro sparano” – continua – ” e arriveranno all’indipendenza, noi ci facciamo solo le seghe”. Il leghista attacca anche il giornalista Gad Lerner: “La morte dell’ambasciatore americano in Libia è una risposta a tutti i coglioni come Gad Lerner che si entusiasmavano come fosse la loro festa per le rivolte arabe contro Gheddafi“. E aggiunge: “In quell’occasione Lerner fu supercoglione, perchè diceva che arrivava la democrazia ma bastava vedere la faccia di quei manigoldi per capire che lì democrazia non ce n’era”. L’europarlamentare dichiara anche l’intenzione di far proiettare al Parlamento Europeo il film americano sull’Islam “perché bisogna fargliela capire”. E attacca duramente il leader dell’Udc: “Sul nuovo simbolo del partito l’accostamento delle parole Casini e “Italia” ci sta, perchè “nomen omen”. Che l’Italia sia sinonimo di “casino” lo pensa tutto il mondo“. E precisa: “D’altra parte, si scrive Italia ma nella filigrana del simbolo dell’Udc c’è scritto Sicilia. Il cuore del movimento è tutto siculo.”. Borghezio sostiene che la cartina di tornasole delle politiche italiane sarà rappresentata dalle elezioni politiche siciliane: “E’ la Sicilia che decide il futuro dell’Italia. Basterebbe questo per essere indipendentisti, prendere un treno ad alta velocità e andarsene, andare fuori dai coglioni verso la libertà e l’Europa civile. La capitale morale dei centristi à la Casini è Palermo: i loro gessati, le loro facce rassicuranti, i loro casini, i loro inghippi”. Stoccata finale a anche a Pisapia: “A Milano si spara per strada e lui sembra Alice nel paese delle meraviglie. Da quando ha preso lui in mano la città, Milano sembra la Chicago degli anni ’30. Ai milanesi e ai lombardi” – continua -“si chiede il compito di lavorare, di pagare le tasse e di prenderla in quel posto”. E conclude: “Se ci sono dei rafforzamenti delle forze dell’ordine, sono tutti per Scampia, il che è come buttare il ghiaccio nella fornace perchè più mandi poliziotti meno serve, lì è il regno della delinquenza organizzata, non cambierà mai. A Milano bisogna mandare altre forze dell’ordine e in attesa che lo Stato si muovi dobbiamo organizzarci con le ronde milanesi”  di Gisella Ruccia

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