“Ci hanno rubato la progettualità, non c’è una prospettiva di lungo termine”. “Essere bravi e qualificati è un problema”. “L’Italia mi ha regalato un’istruzione pubblica di altissima qualità, ci ha messo dei soldi: e io, quei soldi, li sto regalando a qualcun altro, in tasse”. I giovani italiani in Belgio spiegano il perché della loro fuga al sit in di Place de la Bourse a Bruxelles, indetto il 9 aprile scorso all’interno della manifestazione nazionale sul precariato giovanile e diritto al lavoro. Ragazzi e ragazze raccontano la loro storia di precarietà, le ragioni che li hanno spinti a lasciare l’Italia, quale qualità di vita hanno trovato in Belgio e cosa cambierebbero nel nostro Paese per avere finalmente una speranza di futuro.

All’affermazione del ministro Mariastella Gelmini, “Se nel nostro Paese esiste la fuga dei cervelli é segno di una loro buona produzione” , i giovani rispondono direttamente al ministro affermando con forza che é una fuga dovuta non a una scelta ma ad una necessità, la necessità di un progettualità di vita negata in Italia.

di Silvia de Pasquale, www.lafabbricadibruxelles.eu

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