“Non sarà mica un reato, anch’io ho avuto la tessera del Pd, non ve lo ricordate? La presi ad Arzachena (Sassari)”. Beppe Grillo arriva a Mirandola (Modena) per inaugurare una palestra ricostruita dopo il sisma anche con il contributo del Movimento. Ma l’attenzione dei cronisti è concentrata sul neoassessore di Roma Andrea Mazzillo, visto che la sua nomina è stata seguita dalle critiche di eletti e iscritti M5s. Perché il passato del responsabile al Bilancio della giunta Raggi racconta di una militanza nel Pd, e di due candidature nella stessa area: una per Veltroni nel 2006, l’altra per la segreteria regionale a sostegno di Nicola Zingaretti. Ma il cofondatore del Movimento 5 Stelle minimizza le polemiche, e ricorda di essere stato anche lui un iscritto dem. Si era tesserato nel 2009 nel circolo della cittadina sarda per partecipare alle primarie, ma il Partito democratico aveva rigettato la sua candidatura perché non rispettava le tempistiche previste dal regolamento.

E a sgonfiare il caso intorno a Mazzillo interviene anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, anche lui a Mirandola. “Siccome adesso non si può dire più che non c’è una giunta a Roma perché abbiamo riempito tutte le caselle, si inventa un’altra polemica”, ha detto. “Adesso la giunta deve mettersi a lavorare per i romani. La Raggi ha fatto scelte per competenze e profili professionali. In bocca al lupo a entrambi sia a Mazzillo sia a Colomban, un imprenditore veneto che metterà mano alle partecipate. Questo è anche un altro grande segnale che vogliamo dare a tutto il mondo delle piccole e medie imprese che possono dare un grandissimo contributo anche alla gestione delle amministrazioni pubbliche“, ha concluso Di Maio.

Grillo, subito dopo l’ufficializzazione della nomina, aveva augurato buon lavoro ai due neoassessori, e aveva ribadito il completo sostegno suo e del Movimento alla giunta Raggi. “Sono sicuro che entrambi faranno un ottimo lavoro per realizzare il programma del M5S votato dalla stragrande maggioranza dei romani. Andiamo avanti per portare al successo le nostre idee”, aveva scritto.

I nuovi Re di Roma

di Il Fatto Quotidiano 6.50€ Acquista
Articolo Precedente

Referendum, Zagrebelsky vs Renzi: ‘Qui perché ha cambiato idea su gufi e parrucconi?’. ‘Mai detto di lei’

next
Articolo Successivo

Padova: caro sindaco Bitonci, il degrado è ancora lì

next