Tagli ad auto blu, Rai, polizia, pensioni e dirigenti. Il commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, punta così a risparmiare 3 miliardi di euro nel 2014. La previsione per il 2015 è invece di 18 miliardi e di 34 per il 2016. In cima alla lista di Cottarelli c’è la spesa per le pensioni, che “è molto alta”, ha spiegato in Commissione al Senato, proponendo “un contributo temporaneo per gli assegni oltre una certa soglia essenzialmente per consentire l’assunzione di nuove persone”.


Video di Paola Mentuccia

Sulle società partecipate dello Stato, invece, secondo Cottarelli “si può intervenire con un efficientamento tramite fusioni e un aumento delle tariffe”, per quelle che offrono servizi pubblici. Mentre fuori dal perimetro dei servizi pubblici serve “una azione forte”. Sono poi possibili “risparmi rilevanti”, nell’ordine di “due miliardi”, dalla spesa per immobili a livello di Stato ed Enti territoriali.

Nel mirino di Cottarelli c’è anche la Rai, dove “è possibile fare qualche risparmio ulteriore, io ho un po’ di suggerimenti: per legge deve avere sedi in tutte le Regioni, ma potrebbe benissimo coprire l’informazione regionale senza avere sedi”. Le proposte per la spending review del commissario puntano anche a creare “sinergie tra i corpi di polizia“. E’ infatti possibile un “miglior coordinamento che possa portare nel giro di tre anni a risparmi significativi”. Sul fronte delle auto blu, infine, il commissario ha proposto “un modello misto tra quello inglese e quello tedesco”, quindi “auto blu solo per i ministri e un pool di massimo 5 auto per ministero”.

D’altronde è di oggi la notizia che lo stesso presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha deciso di mettere all’asta su e-Bay le auto blu di Palazzo Chigi. In particolare, come scrive il Corriere della Sera, i mezzi di servizio che saranno ceduti sono 150 e a essere “colpiti” saranno i 35 sottosegretari. In questa operazione di revisione della spesa della struttura del palazzo del governo sarebbe prevista anche una riduzione dello staff e tagli ai cosiddetti “super dirigenti”.

Il presidente del Consiglio vuole replicare quanto ha fatto a Firenze, come ricorda lo stesso Corriere. A Palazzo Vecchio due anni fa il Comune mise all’asta tre Alfa Romeo e una Volvo che fino a quel momento erano stati utilizzati dai componenti della giunta. Tra questi ci fu anche qualcuno che tentò una resistenza, ma durò poco. Da una parte, in apparenza, un modo per tentare di “rubare” il campo al Movimento Cinque Stelle che del taglio ai costi della politica fa la bandiera principale. Dall’altra, però, la lotta ai privilegi dell’ex sindaco diventato presidente del Consiglio è datata e risale a prima che i grillini diventassero uno dei primi tre partiti italiani.

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