Mentre alla Camera si contano uno per uno i deputati nel corso dell’ennesimo voto di fiducia, fuori la piazza fa sentire la sua voce. Gli indignati della capitale, da due giorni accampati in via Nazionale davanti alla sede della Banca d’Italia, questa mattina in concomitanza con l’esito del voto si sono spostati, con in testa un drago di cartapesta, proprio davanti a Montecitorio. Non solo studenti, ma anche giovani precari, ricercatori, singoli cittadini, esponenti del popolo viola: moltissime le persone che si sono aggiunte alla protesta in direzione della Camera dei deputati, al grido di “nessuno ci rappresenta”. Il malcontento per la situazione politica ed economica del Paese è troppa e qualcuno, appresa la notizia della fiducia ottenuta sul filo del rasoio dal governo si Silvio Berlusconi, ha fatto partire un lancio di uova gridando: “vergogna”.

Prove generali in vista della manifestazione nazionale di domani, che va ben al di là  di una semplice opposizione al governo, come sottolineano gli stessi manifestanti, che ribadiscono: “Non abbiamo nessun colore politico”.

Oltre che nella capitale ci sono state manifestazioni anche in altre città d’Italia. A Milano, nel corso del corteo organizzato dal Coordinamento dei collettivi per protestare contro il governo e la manovra economica, irruzione e lancio di uova di un gruppo di indignati nella sede della banca americana Goldman Sachs e proteste degli studenti davanti agli uffici di Fininvest in via Paleocapa, nei pressi della stazione di Cadorna. Presi di mira anche vetrine, sportelli bancomat di alcune banche e uffici dell’Inps.

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