Ucraina, la diretta – Putin: “Non useremo un’arma nucleare contro Kiev”. Poi accusa l’Occidente: “Gioca sporco, vuole sterminarci”. E dice: “Pronti al dialogo con gli Usa”

Lungo discorso a un club di fedelissimi del presidente russo, che avverte: "Di fronte a noi il decennio più imprevedibile”. Telefonata tra Meloni e Stoltenberg: "Nato indispensabile, da Italia pieno sostegno all'Ucraina"

Aggiornato: 17:51

  • In Evidenza
    20:18

    Il PUNTO – Il discorso di Putin

    Da Pushkin a Dostoevsky, da Chaikovsky a Solgenitsin, per finire con il filosofo sovietico Zinovev. Vladimir Putin chiama a raccolta i mostri sacri della cultura russa per giustificare l’operazione in Ucraina con la necessità di salvare la patria dal presunto tentativo di “sterminio” da parte dell’Occidente, sull’esempio di quanto fecero i nazisti. Una sfida per la sopravvivenza, dunque, anche se il capo del Cremlino ha cercato di fugare ogni timore di una guerra atomica: “Non abbiamo bisogno di usare un’arma nucleare in Ucraina, non avrebbe senso, né politicamente né militarmente”, ha affermato.
    Putin ha colto l’occasione di una riunione a Mosca del Club di Valdai per riaffermare, in un discorso e poi in una seduta fiume di domande e risposte durata ore, le motivazioni dell’operazione militare in Ucraina, della quale non si è detto per niente deluso. Una lunga serie di lamentele e recriminazioni che partono essenzialmente dall’intenzione dell’Occidente – o meglio, degli Usa – di eliminare la Russia come protagonista della scena internazionale con vari mezzi, a partire dell’espansione della Nato fino ai suoi confini. Affermazioni che giungono nel giorno in cui gli Usa hanno annunciato l’ammodernamento del loro arsenale nucleare in Europa e una nuova dottrina militare che permette l’uso dell’atomica anche per rispondere ad una minaccia convenzionale. Anche di questo, come di “qualsiasi questione”, Putin si è detto pronto a parlare con gli Stati Uniti, rispolverando le proposte sulla nuova “stabilità strategica” respinte dagli occidentali nel dicembre 2021. Ma la Casa Bianca ha fatto sapere che Joe Biden non ha “alcuna intenzione di incontrarsi” con lui al vertice del G20 in programma a Bali il mese prossimo. Un appuntamento al quale il capo del Cremlino “potrebbe andare”, come ha detto lui stesso, anche se nulla è stato ancora deciso.
    Le accuse reciproche sul possibile uso, in varie forme, della carta nucleare, si inseguono intanto sul terreno in Ucraina. Le autorità di Kiev hanno affermato che le forze russe potrebbero addirittura decidere di far saltare in aria la centrale di Zaporizhzhia. Mentre i russi – Putin in testa – ribattono che sono gli ucraini a bombardare l’impianto, e continuano a far aleggiare lo spettro della bomba sporca che l’Ucraina intenderebbe fare esplodere per poi accusare il nemico.
    Il tutto, per Putin, rientra nel “gioco sporco e sanguinoso” dell’Occidente, che è “ad un passo dallo sterminio di chi non piace”. Uno sterminio portato avanti anche con la cancel culture, perché così come “i nazisti hanno bruciato i libri”, ora “in Occidente hanno vietato Dostoevsky e Chaikovsky”. Ma anche con la pretesa di imporre i valori occidentali, per esempio attraverso “dozzine di generi e parate gay”. Ma “nessuno è stato o sarà in grado di distruggere la Russia”, ha avvertito lo zar, aggiungendo poi una poco rassicurante profezia: “Di fronte a noi c’è il decennio più pericoloso e imprevedibile” dalla Seconda guerra mondiale.

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  • 20:18

    Il PUNTO – Il discorso di Putin

    Da Pushkin a Dostoevsky, da Chaikovsky a Solgenitsin, per finire con il filosofo sovietico Zinovev. Vladimir Putin chiama a raccolta i mostri sacri della cultura russa per giustificare l’operazione in Ucraina con la necessità di salvare la patria dal presunto tentativo di “sterminio” da parte dell’Occidente, sull’esempio di quanto fecero i nazisti. Una sfida per la sopravvivenza, dunque, anche se il capo del Cremlino ha cercato di fugare ogni timore di una guerra atomica: “Non abbiamo bisogno di usare un’arma nucleare in Ucraina, non avrebbe senso, né politicamente né militarmente”, ha affermato.
    Putin ha colto l’occasione di una riunione a Mosca del Club di Valdai per riaffermare, in un discorso e poi in una seduta fiume di domande e risposte durata ore, le motivazioni dell’operazione militare in Ucraina, della quale non si è detto per niente deluso. Una lunga serie di lamentele e recriminazioni che partono essenzialmente dall’intenzione dell’Occidente – o meglio, degli Usa – di eliminare la Russia come protagonista della scena internazionale con vari mezzi, a partire dell’espansione della Nato fino ai suoi confini. Affermazioni che giungono nel giorno in cui gli Usa hanno annunciato l’ammodernamento del loro arsenale nucleare in Europa e una nuova dottrina militare che permette l’uso dell’atomica anche per rispondere ad una minaccia convenzionale. Anche di questo, come di “qualsiasi questione”, Putin si è detto pronto a parlare con gli Stati Uniti, rispolverando le proposte sulla nuova “stabilità strategica” respinte dagli occidentali nel dicembre 2021. Ma la Casa Bianca ha fatto sapere che Joe Biden non ha “alcuna intenzione di incontrarsi” con lui al vertice del G20 in programma a Bali il mese prossimo. Un appuntamento al quale il capo del Cremlino “potrebbe andare”, come ha detto lui stesso, anche se nulla è stato ancora deciso.
    Le accuse reciproche sul possibile uso, in varie forme, della carta nucleare, si inseguono intanto sul terreno in Ucraina. Le autorità di Kiev hanno affermato che le forze russe potrebbero addirittura decidere di far saltare in aria la centrale di Zaporizhzhia. Mentre i russi – Putin in testa – ribattono che sono gli ucraini a bombardare l’impianto, e continuano a far aleggiare lo spettro della bomba sporca che l’Ucraina intenderebbe fare esplodere per poi accusare il nemico.
    Il tutto, per Putin, rientra nel “gioco sporco e sanguinoso” dell’Occidente, che è “ad un passo dallo sterminio di chi non piace”. Uno sterminio portato avanti anche con la cancel culture, perché così come “i nazisti hanno bruciato i libri”, ora “in Occidente hanno vietato Dostoevsky e Chaikovsky”. Ma anche con la pretesa di imporre i valori occidentali, per esempio attraverso “dozzine di generi e parate gay”. Ma “nessuno è stato o sarà in grado di distruggere la Russia”, ha avvertito lo zar, aggiungendo poi una poco rassicurante profezia: “Di fronte a noi c’è il decennio più pericoloso e imprevedibile” dalla Seconda guerra mondiale.

  • 20:16

    Pentagono: “In arrivo il mese prossimo sistemi di difesa aerea per Kiev”

    Arriveranno in Ucraina “all’inizio del mese prossimo” i sistemi di difesa aerea inviati dagli Stati Uniti. Lo ha detto oggi ai giornalisti il ministro della Difesa Usa, Lloyd Austin. “Quello di cui gli ucraini hanno più bisogno in questo momento è la capacità di difesa anti-aerea”, ha detto ancora il capo del Pentagono, sottolineando che “ci siamo affrettati al massimo per inviare i Nasams“, i due potenti sistemi di difesa anti-missilistica in arrivo a Kiev.

  • 19:34

    Putin: “Non avevo avvertito la Cina”

    Il presidente russo Vladimir Putin, parlando al Valdai Club, ha detto di “non aver avvisato” il leader cinese Xi Jinping in merito ai piani della Russia di “iniziare un’operazione militare speciale” in Ucraina. Lo riportano le agenzie russe.

  • 18:21

    Pentagono: “Finora nessun segnale che Putin userà bomba sporca”

    “Finora non abbiamo visto alcuna indicazione che Putin abbia preso la decisione di usare una ‘bomba sporca‘. Né abbiamo visto alcuna indicazione che gli ucraini stiano pianificando una cosa del genere”. Lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin.

  • 18:17

    Casa Bianca: “Biden non intende incontrare Putin al G20”

    Joe Biden non ha “alcuna intenzione di incontrarsi” con Vladimir Putin al G20 di Bali: lo ha reso noto la Casa Bianca.

  • 18:17

    Putin: “Pronti a dialogo con gli Stati Uniti”

    La Russia è pronta a “risolvere qualsiasi questione” attraverso un dialogo con gli Stati Uniti. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin rispondendo a una domanda durante la conferenza del Club Valdai a Mosca. “Nel dicembre dell’anno scorso – ha affermato Putin – abbiamo proposto agli Usa di continuare il dialogo sulla stabilità strategica. Non ci hanno risposto. Se vogliono siamo pronti, prego. E se non vogliono, che non vogliano”.

  • 17:48

    Russia: “Obiettivo principale è aiutare il Donbass”

    “Solo la Russia, che ha creato l’Ucraina, potrebbe garantirne la sovranità“. Lo afferma il presidente russo Vladimir Putin nell’intervento al club Valdai a Mosca, secondo quanto riferisce la Tass.  L’obiettivo principale dell’operazione speciale in Ucraina “è aiutare il Donbass“, ha proseguito Putin, affermando che “i russi e gli ucraini sono un unico popolo e che questo è un fatto storico“. 

  • 17:46

    Putin: “Non useremo un’arma nucleare in Ucraina”

    “Non abbiamo bisogno di usare un’arma nucleare in Ucraina, non avrebbe senso, né politicamente né militarmente”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervenendo alla conferenza del Club Valdai a Mosca. “La Russia sa dove gli ucraini stanno fabbricando la ‘bomba sporca‘”, ha aggiunto Putin, ribadendo di fatto le accuse di Mosca a Kiev di preparare una provocazione con un’arma non convenzionale.

  • 17:25

    Putin: “Espansione Nato inaccettabile per noi, Occidente lo sapeva”

    “L’espansione della Nato era inaccettabile per la Russia, l’Occidente lo sapeva ma lo ha ignorato”: così il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riporta la Tass.