Governo, la giornata – Meloni ottiene la fiducia alla Camera: 235 i sì. “Sulle imprese non disturberemo chi vuole fare”. Conte: “Mi sembra che l’agenda Draghi voglia scriverla lei”

Debutto a Montecitorio per la presidente del Consiglio. Un discorso da 90 minuti in cui ha annunciato, tra le altre cose, l'intenzione di voler sfruttare i giacimenti di gas italiani, inserisce il semipresidenzialismo e la "tassa piatta" tra le priorità del suo esecutivo ma annuncia che a causa dell'emergenza energetica saranno "costretti a rinviare alcuni provvedimenti”. E sul fascismo dice: "Mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici, fascismo compreso".

Aggiornato: 11:45

I fatti più importanti

  • 12:07

    Meloni: “Sistema pensionistico garantisca giovani”

    “La priorità per il futuro sarà un sistema pensionistico che garantisca anche le giovani generazioni e chi percepirà l’assegno solo in base al regime contributivo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo discorso per la fiducia alla Camera, aggiungendo che è “una bomba sociale che continuiamo a ignorare ma che investirà in futuro milioni di attuali lavoratori, che si ritroveranno con assegni addirittura molto più bassi di quelli già inadeguati che si percepiscono attualmente”.

  • 12:06

    Meloni: “Colpisce critiche su merito”

    “Si è polemizzato sulla nostra scelta di rilanciare la correlazione tra istruzione e merito. Rimango sinceramente colpita. Diversi studi dimostrano come, oggi, chi vive in una famiglia agiata abbia una chance in più per recuperare le lacune di un sistema scolastico appiattito al ribasso, mentre gli studenti dotati di minori risorse vengono danneggiati da un insegnamento che non dovesse premia il merito, perché quelle lacune non le colmerà nessun altro”.Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel discorso per la fiducia alla Camera. 

  • 12:05

    Meloni: “Soluzione a povertà non è reddito di cittadinanza”

    “C’è un tema di povertà dilagante” da non “ignorare. Sua Santità Papa Francesco, a cui rivolgo un affettuoso saluto, ha di recente ribadito un concetto importante: ‘La povertà non si combatte con l’assistenzialismo, la porta della dignità di un uomo è il lavorò”. Così la premier Giorgia Meloni alla Camera. “Vogliamo mantenere e, laddove possibile, aumentare il doveroso sostegno economico per i soggetti effettivamente fragili non in condizioni di lavorare”, ma “per gli altri”, “la soluzione non può essere il reddito di cittadinanza, ma il lavoro”. “Per come è stato pensato il rdc ha rappresentato una sconfitta”, aggiunge. 

  • 12:04

    Meloni: “In manovra rinnovo misure flessibilità pensioni”

    “Tutele adeguate vanno riconosciute anche a chi dopo una vita di lavoro va in pensione o vorrebbe andarci. Intendiamo facilitare la flessibilità in uscita con meccanismi compatibili con la tenuta del sistema previdenziale, partendo, nel poco tempo a disposizione per la prossima legge di bilancio, dal rinnovo delle misure in scadenza a fine anno”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo discorso per la fiducia alla Camera.

  • 12:03

    Meloni: “Meno regole e più chiare”

    “Le imprese chiedono soprattutto meno burocrazia, regole chiare e certe, risposte celeri e trasparenti. Affronteremo il problema partendo da una strutturale semplificazione e deregolamentazione dei procedimenti amministrativi per dare stimolo all’economia, alla crescita e agli investimenti. Anche perché tutti sappiamo quanto l’eccesso normativo, burocratico e regolamentare aumenti esponenzialmente il rischio di irregolarità, contenziosi e corruzione, un male che abbiamo il dovere di estirpare. Abbiamo bisogno di meno regole, ma chiare per tutti. E di un nuovo rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione, perché il cittadino non si senta parte debole di fronte ad uno stato tiranno che non ne ascolta le esigenze e ne frustra le aspettative”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento alla Camera.

  • 12:00

    Meloni: “Tassa piatta per partite Iva fino a 100mila euro”

    “Da questa rivoluzione copernicana dovrà nascere un nuovo patto fiscale, che poggerà su tre pilastri Il primo: ridurre la pressione fiscale su imprese e famiglie attraverso una riforma all’insegna dell’equità: riforma dell’Irpef con progressiva introduzione del quoziente familiare ed estensione della tassa piatta per le partite Iva dagli attuali 65 mila euro a 100 mila euro di fatturato. E, accanto a questa, introduzione della tassa piatta sull’incremento di reddito rispetto al massimo raggiunto nel triennio precedente: una misura virtuosa, con limitato impatto per le casse dello Stato”. Lo afferma il premier Giorgia Meloni.

  • 12:00

    Meloni: “Obiettivo è ridurre cuneo in favore di imprese e lavoratori di cinque punti”

    “Imprese e lavoratori chiedono da tempo, come priorità non rinviabile, la riduzione del cuneo fiscale e contributivo. L’eccessivo carico fiscale sul lavoro è uno dei principali ostacoli alla creazione di nuova occupazione e alla competitività delle nostre imprese sui mercati internazionali. L’obiettivo che ci diamo è intervenire gradualmente per arrivare a un taglio di almeno cinque punti del cuneo in favore di imprese e lavoratori, per alleggerire il carico fiscale delle prime e aumentare le buste paga dei secondi”. Così la premier Giorgia Meloni nell’intervento per la fiducia alla Camera. “E per incentivare le aziende ad assumere, abbiamo in mente un meccanismo fiscale che premi le attività ad alta densità di lavoro – ha aggiunto – ‘Più assumi, meno paghì, lo abbiamo sintetizzato, ma ovviamente questo non deve far venire meno il necessario sostegno all’innovazione tecnologica”.

  • 11:59

    Meloni: “Lotta all’evasione non caccia al gettito”

    “Il terzo” punto del patto fiscale sarà “una serrata lotta all’evasione fiscale (a partire da evasori totali, grandi imprese e grandi frodi sull’Iva)” che deve essere “vera lotta all’evasione non caccia al gettito“, e sarà “accompagnata da una modifica dei criteri di valutazione dei risultati dell’Agenzia delle Entrate, che vogliamo ancorare agli importi effettivamente incassati e non alle semplici contestazioni, come incredibilmente avvenuto finora”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel discorso per la fiducia alla Camera.

  • 11:57

    Meloni: “Obiettivo sarà tregua fiscale”

    “Il secondo” punto del patto fiscale sarà “una tregua fiscale per consentire a cittadini e imprese (in particolare alle PMI) in difficoltà di regolarizzare la propria posizione con il fisco”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel discorso per la fiducia alla Camera.

  • 11:56

    Meloni: “Sulle imprese il nostro motto sarà non disturbare chi vuole fare”

    “Perché tutti gli obiettivi di crescita possano essere raggiunti, serve una rivoluzione culturale nel rapporto tra Stato e sistema produttivo, che deve essere paritetico e di reciproca fiducia. Chi oggi ha la forza e la volontà di fare impresa in Italia va sostenuto e agevolato, non vessato e guardato con sospetto. Perché la ricchezza la creano le imprese con i loro lavoratori, non lo Stato tramite editto o decreto. E allora il nostro motto sarà ‘non disturbare chi vuole fare”. Lo dice la premier Giorgia Meloni alla Camera. “Le imprese chiedono soprattutto meno burocrazia, regole chiare e certe, risposte celeri e trasparenti. Affronteremo il problema partendo da una strutturale semplificazione e deregolamentazione dei procedimenti amministrativi per dare stimolo all’economia, alla crescita e agli investimenti. Anche perché tutti sappiamo quanto l’eccesso normativo, burocratico e regolamentare aumenti esponenzialmente il rischio di irregolarità, contenziosi e corruzione, un male che abbiamo il dovere di estirpare – aggiunge -. Abbiamo bisogno di meno regole, ma chiare per tutti. E di un nuovo rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione, perché il cittadino non si senta parte debole di fronte ad uno stato tiranno che non ne ascolta le esigenze e ne frustra le aspettative”.