Governo, la giornata – Meloni ottiene la fiducia alla Camera: 235 i sì. “Sulle imprese non disturberemo chi vuole fare”. Conte: “Mi sembra che l’agenda Draghi voglia scriverla lei”

Debutto a Montecitorio per la presidente del Consiglio. Un discorso da 90 minuti in cui ha annunciato, tra le altre cose, l'intenzione di voler sfruttare i giacimenti di gas italiani, inserisce il semipresidenzialismo e la "tassa piatta" tra le priorità del suo esecutivo ma annuncia che a causa dell'emergenza energetica saranno "costretti a rinviare alcuni provvedimenti”. E sul fascismo dice: "Mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici, fascismo compreso".

Aggiornato: 11:45

I fatti più importanti

  • 11:55

    Meloni: “Clausola di salvaguardia per concessioni pubbliche”

    “Vogliamo finalmente introdurre una clausola di salvaguardia dell’interesse nazionale, anche sotto l’aspetto economico, per le concessioni di infrastrutture pubbliche, come autostrade e aeroporti. Perché il modello degli oligarchi seduti su dei pozzi di petrolio ad accumulare miliardi senza neanche assicurare investimenti non è un modello di libero mercato degno di una democrazia occidentale”. Così la premier Giorgia Meloni nell’intervento per la fiducia alla Camera.

  • 11:54

    Meloni: “Transizione digitale da accompagnare per sovranità tecnologica”

    “Intendiamo tutelare le infrastrutture strategiche nazionali assicurando la proprietà pubblica delle reti, sulle quali le aziende potranno offrire servizi in regime di libera concorrenza, a partire da quella delle comunicazioni. La transizione digitale, fortemente sostenuta dal Pnrr, deve accompagnarsi alla sovranità tecnologica, al cloud nazionale e alla cyber-security“.

  • 11:53

    Meloni: “Questione meridionale torni centrale”

    “Sono convinta che questa svolta che abbiamo in mente sia anche l’occasione migliore per tornare a porre al centro dell’agenda Italia la questione meridionale. Il Sud non più visto come un problema ma come un’occasione di sviluppo per tutta la nazione. Lavoreremo sodo per colmare un divario infrastrutturale inaccettabile, eliminare le disparità, creare occupazione, garantire la sicurezza sociale e migliorare la qualità della vita. Dobbiamo riuscire a porre fine a quella beffa per cui il Sud esporta manodopera, intelligenze e capitali”. Così la premier Giorgia Meloni alla Camera.

  • 11:52

    Meloni: “Avanti con autonomia differenziata”

    “Parallelamente alla riforma presidenziale, intendiamo dare seguito al processo virtuoso di autonomia differenziata già avviato da diverse Regioni italiane secondo il dettato costituzionale e in attuazione dei principi di sussidiarietà e solidarietà, in un quadro di coesione nazionale. Per la provincia di Bolzano tratteremo del ripristino degli standard di autonomia che nel ’92 hanno portato al rilascio della quietanza liberatoria Onu”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera. 

  • 11:51

    Meloni: “Non rinunceremo a presidenzialismo per opposizioni pregiudiziali”

    Sulla riforma del presidenzialismo “vogliamo confrontarci su questo con tutte le forze politiche presenti in Parlamento, per giungere alla riforma migliore e più condivisa possibile. Ma sia chiaro che non rinunceremo a riformare l’Italia di fronte ad opposizioni pregiudiziali. In quel caso ci muoveremo secondo il mandato che ci è stato conferito su questo tema dagli italiani: dare all’Italia un sistema istituzionale nel quale chi vince governa per cinque anni e alla fine viene giudicato dagli elettori per quello che è riuscito a fare”. Lo ha detto il premier, Giorgia Meloni, nel discorso per la fiducia alla Camera.

  • 11:51

    Meloni: “Daremo poteri a Roma capitale”

    “E’ nostra intenzione completare il processo per dare a Roma Capitale i poteri e le risorse che competono a una grande capitale europea e dare nuova centralità ai nostri Comuni. Perché ogni campanile e ogni borgo è un pezzo della nostra identità da difendere. Penso in particolare a quelli che si trovano nelle aree interne, nelle zone montane e nelle terre alte, che hanno bisogno di uno Stato alleato per favorire la residenzialità e combattere lo spopolamento”. Così la premier Giorgia Meloni nel discorso per la fiducia alla Camera. 

  • 11:50

    Meloni: “Partiremo da riforma sul semipresidenzialismo”

    “Siamo fermamente convinti del fatto che l’Italia abbia bisogno di una riforma costituzionale in senso presidenziale, che garantisca stabilità e restituisca centralità alla sovranità popolare. Una riforma che consenta all’Italia di passare da una ‘democrazia interloquente‘ ad una ‘democrazia decidente‘. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo discorso per la fiducia alla Camera. “Vogliamo partire dall’ipotesi di semipresidenzialismo sul modello francese, che in passato aveva ottenuto un ampio gradimento anche da parte del centrosinistra, ma rimaniamo aperti anche ad altre soluzioni”, ha aggiunto Meloni.

  • 11:48

    Aula applaude Meloni, che dice: “Così finiamo alle tre…”

    L’aula della Camera interrompe diverse volte la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante il suo discorso programmatico sul quale il Governo porrà la questione di fiducia e la premier – a microfono acceso durante un ennesimo batter di mani – si lascia scappare un commento a margine: “Così finiamo alle 3…”, scherza.

  • 11:48

    Pnrr, Meloni: “Archiviare logica dei bonus, utili in campagna elettorale”

    “Il Pnrr non si deve intendere soltanto come un grande piano di spesa pubblica, ma come l’opportunità di compiere una vera svolta culturale. Archiviare finalmente la logica dei bonus, per alcuni, utili spesso soprattutto alle campagne elettorali, in favore di investimenti di medio termine destinati al benessere dell’intera comunità nazionale. Rimuovere tutti gli ostacoli che frenano la crescita economica e che da troppo tempo ci siamo rassegnati a considerare mali endemici dell’Italia”. Così la premier Giorgia Meloni nell’intervento per la fiducia alla Camera.

  • 11:46

    Pnrr, Meloni: “Finora rendicontate opere avviate in passate”

    “Il rispetto delle scadenze future richiederà ancora più attenzione considerato che finora si sono per lo più rendicontate opere già avviate in passato, cosa che non si potrà continuare a fare nei prossimi anni”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel discorso per la fiducia alla Camera a proposito del Pnrr.