La Russa presidente del Senato, ma Fi non vota. Per la Camera il nome è Fontana. Meloni: “Centrodestra diviso al Quirinale? Vedremo”

Aggiornato: 22:49

I fatti più importanti

  • 09:18

    Toti ai parlamentari: “Ricordate che rappresentate gli italiani”

    “Oggi il nostro nuovo Parlamento si riunisce e dà il via alla XIX legislatura. Donne e uomini scelti dagli italiani che iniziano un percorso di grande responsabilità. Il Paese aspetta risposte su tanti temi importanti, dal caro bollette fino alla crisi internazionale, passando per la crisi economica che stiamo affrontando. Per questo vi arrivi da me e da tutta la Liguria l’augurio di buon lavoro, con la raccomandazione di non dimenticarvi mai del ruolo fondamentale che avete: quello di rappresentare l’Italia e gli italiani”. Lo scrive su Facebook il presidente della Liguria, Giovanni Toti.

  • 09:15

    Appendino: “Pd in difficoltà sulla pace, offerte ridicole”

    Conte invoca da mesi un negoziato in Ucraina e auspica da tempo una manifestazione per la pace”, ma “il Pd si preoccupa di tutto ciò che fa il M5s e ha organizzato una sua manifestazione, senza fermarsi a riflettere neppure sulle varie posizioni sulla pace che esistono nel proprio partito”. Chiara Appendino, intervistata dal Fatto Quotidiano, ritiene i dem in “evidente difficoltà, mentre Conte ha invocato una manifestazione senza bandiere, aperta anche agli elettori del centrodestra, perché tutti sono toccati dal problema di una guerra nel cuore dell’Europa, in cui siamo stati coinvolti con l’invio di aiuti e armi“.

  • 23:06

    Accordo in extremis nel centrodestra – IL PUNTO

    L’elezione dei presidenti delle Camere rappresenta il primo passo della nuova legislatura che si apre oggi a Montecitorio e a Palazzo Madama ed è propedeutica per i passaggi successivi della formazione del nuovo governo. Il primo vero test sulla tenuta del centrodestra comincia alle ore 10, tra frizioni interne e incognite.

    L’accordo all’interno della coalizione è arrivato in extremis: dopo una giornata di tensioni e incontri, sembra reggere l’intesa che porterà  Ignazio La Russa alla presidenza del Senato e un leghista, non è detto sia Riccardo Molinari, alla Camera. Il centrodestra arriva all’accordo, che ora dovrà reggere in Aula, non senza difficoltà e colpi bassi. Con la trattativa per la futura squadra di governo che potrebbe regalare altri colpi di scena.

    In una vigilia piena di tensioni, la leader di Fdi ha aperto una trattativa serrata e praticamente a oltranza con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, che non rinunciano alle loro mire su diversi dicasteri di peso. Con la Lega che rilancia sul Viminale e Forza Italia che rivendica la Giustizia.

    Il Senato a La Russa, con Molinari per la presidenza di Montecitorio (da eleggere venerdì): questa era l’intesa di massima per la seconda e la terza carica dello Stato che già in mattinata pareva definita. Tutto però è tornato in discussione per via delle frizioni sulle caselle dei ministeri. Non a caso, Matteo Salvini ha convocato il Federale della Lega. Così il braccio di ferro è ripreso.

    L’obiettivo dei leghisti è arrivare almeno a quattro ministeri: secondo quanto filtra, non interessano Sanità e Giustizia mentre è prioritario quello per gli Affari regionali e l’Autonomia, per cui si profila un derby veneto tra Lorenzo Fontana e Erika Stefani, favorita.