Terminata chiama dei senatori: ora tocca ai deputati
Terminata la chiama dei senatori per il sesto scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica. La seduta è sospesa e riprenderà alle 18.03 con la prima fascia oraria dei deputati.
Momenti chiave
Terminata la chiama dei senatori per il sesto scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica. La seduta è sospesa e riprenderà alle 18.03 con la prima fascia oraria dei deputati.
Dopo la conferenza dei capigruppo congiunta Camera-Senato di questa mattina, infatti, è stato deciso di procedere a due scrutini al giorno. La seduta, però, in apertura è presieduta dal vice presidente della Camera, Fabio Rampelli, e non dai presidenti dei due rami del Parlamento, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Su dodici presidenti della Repubblica soltanto cinque sono stati eletti oltre la sesta votazione. Si tratta di Antonio Segni, eletto nel 1962 al nono scrutinio, di Giuseppe Saragat, al ventunesimo nel 1964, Giovanni Leone, 23esimo nel 1971, Sandro Pertini, 16esimo nel 1978 e Oscar Luigi Scalfaro, 16esimo nel 1992. Il sesto scrutinio, invece, fu risolutivo solo nel 2013, quando venne rieletto Giorgio Napolitano.
Il leader del M5s Giuseppe Conte sta sentendo il centrodestra che “dopo questa forzatura istituzionale e il fallimento della prova appare molto diviso”. Lo riferiscono fonti qualificate del M5s che aggiungono: “si intensificano le trattative”.
Al via nell’Aula di Montecitorio la sesta votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica. Al banco della presidenza non ci sono i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati ma il vicepresidente Fabio Rampelli. Il quorum richiesto è quello della maggioranza assoluta dei componenti del Collegio.
Pd, M5S e Leu voteranno scheda bianca. È quanto risposto ai giornalisti dal capogruppo Leu Federico Fornaro. La stessa scelta è stata fatta da Italia Viva, il partito di Matteo Renzi
La Lega ha scelto l’astensione per il sesto voto in Aula per il Colle. Lo riferiscono fonti del Carroccio, indicazione poi confermata dalla comunicazione dei vertici del partito arrivata ai grandi elettori della Lega.
Il Movimento 5 Stelle voterà scheda bianca al sesto scrutinio per l’elezione del capo dello Stato. L’indicazione è arrivata ai grandi elettori riuniti in assemblea su zoom.