Villa Pamphili, la donna è stata identificata: è Anastasia Trofimova, cittadina russa di 28 anni

Dopo diversi giorni dal rinvenimento del cadavere – a poca distanza dal corpo della figlia di pochi mesi – la donna trovata morta a Villa Pamphili ha finalmente un’identità. È Anastasia Trofimova, cittadina russa (nata a Omsk) di 28 anni e non “Stella”, come lei stessa si presentò il 20 maggio alla polizia aveva fermato la coppia a Campo de’ Fiori a Roma. È quanto avrebbero accertato gli inquirenti italiani nello loro trasferta a Malta nel procedimento coordinato dalla Procura di Roma e che ha portato al fermo, eseguito in Grecia, di Francis Kaufmann, alias Rexal Ford. La Procura di Roma in una nota ha spiegato che all’identificazione si è arrivati grazie alla collaborazione della Fbi e delle autorità maltesi. “La donna risulta entrata a Malta nel settembre 2023 utilizzando un passaporto con il nominativo di Anastasia Trofimova – spiega la Procura -. Presso l’ambasciata statunitense a Malta era stata avviata la pratica di registrazione della bambina con il nominativo di Andromeda Ford nata a Malta il 14 giugno 2024. La comparazione delle impronte della vittima con quelle riportate sul passaporto consentirà di acquisire definitiva certezza in merito alla identificazione”, viene spiegato ancora.
Altre conferme arrivano anche dalla a redazione di “Chi l’ha visto?“ che, tramite una telespettatrice, è riuscita a contattare una donna che dice di essere la madre della giovane trovata morta a Villa Pamphili. “Si chiama Anastasia ed era andata a studiare inglese a Malta, dove ha conosciuto Rexal Ford”, ha detto la donna sottolineando di avere sentito la figlia l’ultima volta in videochiamata il 27 maggio. In quell’occasione aveva visto anche l’uomo che era con lei ma aveva avuto rassicurazioni che si trattasse di una brava persona e di voler mettere su famiglia. Il 2 giugno riceve una mail dalla figlia, nella quale la ragazza – spiega ancora la redazione della trasmissione di Federica Sciarelli – diceva di avere dei problemi con il suo compagno ma che stavano cercando di risolverli. Il nome della bambina è Andromeda, anche se successivamente è stata chiamata Lucia. Ennesima conferma è anche una foto fornita dalla donna: la figlia ha un tatuaggio sulla caviglia che corrisponde esattamente a quello mostrato dalla Polizia.
Mentre proseguono le indagini su Francis Kaufmann – arrestato in Grecia con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere – il capo della Polizia Vittorio Pisani ha disposto un’inchiesta interna finalizzata a fare fare luce su possibili negligenze degli agenti che in tre occasioni avrebbero omesso di identificare la coppia del giallo di Villa Pamphili. La prima occasione si era verificata il 20 maggio. Si farà chiarezza sulla mancata identificazione della coppia che era stata fermata a Via Giulia perchè l’uomo era ubriaco e strattonava la donna con in braccio la piccola in un caso da Codice rosso. Altro mancato controllo sarebbe avvenuto sempre nella stessa giornata, a poche ore di distanza. L’ultima mancata occasione di identificare l’uomo e salvare almeno la bimba, sarebbe avvenuta il 5 giugno.